PD. Cecilia Carmassi ad Avellino per discutere di sociale

incontro dibattito pd 20.02.2013

Nella mattinata di oggi si è tenuto presso l’Asilo Patria e Lavoro di Avellino, l’incontro organizzato dalla candidata PD alla Camera del Parlamento italiano, Rosanna Repole la quale “ha inteso invitare le donne, i rappresentanti del sociale, del Forum del Terzo Settore, la UISP, le ACLI, i Piani di Zona Sociale e le cooperative, allo scopo di avviare un discorso, che vuole essere ripreso dopo il 26 febbraio, per parlare di sociale”. E lo ha fatto dando voce al territorio irpino e chiedendo a Cecilia Carmassi, Responsabile nazionale del Terzo settore del PD, di ascoltare queste voci e di portarle a Roma. A sostenerla vi era Rosetta D’amelio, consigliera regionale PD, e Roberta Santaniello, candidata PD. Parlando di sociale e di disabilità vi è stata poi la

testimonianza di Laura Coccia, atleta paraolimpica, anch’essa candidata PD alla Camera nella circoscrizione Campania 2 che ha catalizzato tutta la platea nel raccontare la sua esperienza di vita. Con grande semplicità ha raccontato di come avesse contratto la malattia a 20 giorni dalla nascita ma di aver avuto la diagnosi, di paresi spastica di primo grado, solo all’età di 3 anni. “Io il mio futuro non lo potevo prendere in mano. Per la società ero un problema. Poi, ho incontrato una persona, un insegnante di educazione fisica, che mi ha detto che avevo diritto a fare sport come tutti gli altri della mia scuola. Dunque, ho iniziato a fare le gare come i miei compagni normodotati. Avevo tutto da imparare e soprattutto nulla da perdere. Sono stata la prima disabile a imporre la mia presenza ai giochi della gioventù dove fino al 2004 ero l’unica disabile a

partecipare. Poi, nel 2005 la convocazione ai campionati europei. A me non è mai interessato fare il primo o l’ultimo posto. L’importante era esserci per testimoniare a tutti che si poteva fare. Per questo, mi dispiace tanto che quest’anno non siano partiti i giochi della gioventù, e questo è grave perché penso che se si fa sport da piccoli si impara a stare insieme, a rispettare le regole a non usare il doping”. E ancora continua dicendo che “bisogna avere un Ministero dello sport che sostenga i disabili . Ricordo che la pista di atletica lunga 300 metri è costata 125.000 euro. Dunque, non tutte le scuole si sobbarcano questo costo. Ma ritengo sia necessario anche che, in questo Paese, vengano tolti nelle scuole i programmi differenziati in questo modo riusciremo meglio a ridistribuire il sostegno. Un sordo ad esempio ha bisogno di potenziare con il sostegno un aspetto che è sicuramente diverso rispetto ad una differente disabilità”. “Penso” afferma infine Laura “che il PD mi abbia candidato in quella che si chiama posizione sicura perché la mia esperienza valesse qualcosa” e sentendola parlare lo pensiamo anche noi.