Sociale, Appello del terzo settore a Caldoro: “Siamo nel dramma”

NTcwMzg5NDUz_o_napoli---caldoro-incontra-il-direttore-caruso-al-forum-Il terzo settore lancia un appello al presidente della regione Campania, Stefano Caldoro, affinche’ intervenga immediatamente nel settore delle politiche sociali, “con atti concreti che possano tornare a garantire il welfare in questa regione e a tutelare i diritti di tutti, a partire dai piu’ deboli”. L’appello “Per unaCampania vivibile” e’ firmato, oltre che dal gruppo di imprese sociali Gesco, anche da Legacoopsociali, Associazione Culturale Pediatri Campania, Federconsumatori, Federazione Arca, Federhand/FishCampania.
“Caro Governatore – si legge – siamo al dramma: i sindaci dei comuni, a partire dai piu’ piccoli, sono costretti a tagliare i servizi sociali ai cittadini abbandonando centinaia di anziani, giovani e minori a se stessi. Giunta e consiglio Regionale della Campania continuano a non rispettare l’art.20 comma 2. 3. della Legge sulla dignita’ sociale, che prevedeva l’approvazione del nuovo Piano sociale regionale entro il 30 settembre 2012. Ad oggi non abbiamo traccia del Piano sociale regionale ne’ della concertazione che pure quella legge richiama piu’ volte. In questa regione, On.le Caldoro, muoiono pure i processi democratici definiti per legge”.
Nell’appelloi promotori denunciano l’aggravarsi della crisi che sta investendo la Campania, dove “23 famiglie su 100 vivono con meno di 992 euro al mese e ci sono sempre meno servizi. Gli anziani vivono con un importo medio di 598 euro al mese, a fronte dei 746 della media nazionale e solo due anziani su cento usufruiscono dell’Assistenza Domiciliare Integrata, la meta’ della media nazionale. Giovani e donne non stanno meglio: 42 giovani campani su 100 tra i 15 e i 24 anni non lavorano, mentre nel 2007 erano 33. (…). La nostra regione si colloca all’ultimo posto in Italia per offerta pubblica di servizi all’infanzia: solo 1,7 bambini su 100 possono accedere ad un nido”.Tra le richieste che almeno il 2 per cento i quanto oggi spende la regione in politiche sanitarie venga speso in politiche sociali.