Guardia di Finanza, un 2012 all’insegna dell’impegno sul territorio

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Nell’anno 2012 notevole è stato l’impegno profuso dalle Fiamme Gialle del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Avellino, agli ordini del Colonnello Costantino Catalano,  per il raggiungimento dei propri obiettivi istituzionali quale unico Corpo con esclusiva funzione di polizia economica e finanziaria.

Un anno caratterizzato da una duplice valenza operativa: da una parte lo sviluppo di quella che potrebbe esser vista come la “classica” attività del Corpo, con un’azione a tutela del bilancio locale, caratterizzata da pazienti e lunghi accertamenti, da complesse indagini e verifiche, da accertamenti di grande respiro, e dall’altra da una dedizione a quei piccoli e grandi affanni del quotidiano che toccano direttamente il cittadino, tagliando sempre più indosso alle Fiamme Gialle un abito di garante a beneficio di chi lotta contro un sempre più diffuso senso d’ingiustizia.

Per quanto riguarda la prima faccia della medaglia, la valenza dell’azione del Corpo quale unico organismo di polizia economico-finanziaria si è esaltata nella conduzione di investigazioni ed accertamenti a tutto tondo, indagini che hanno portato il Comando Provinciale di Avellino alla ribalta nazionale ed internazionale e che hanno trovato le valenze più eclatanti nell’approfondimento dei flussi di danaro pubblico (ed altre attività sono in cantiere). Ma pur lavorando a tali importanti e complesse indagini, il Comando Provinciale di Avellino ha nel contempo cercato di essere attento alle istanze del cittadino comune, convinti anche che più che far pagare le multe occorre impegnarsi a far rispettare le regole, preferendo continuità d’azione ed assiduità nella presenza ad un blitz estemporaneo. Gli obiettivi prefissati sono stati cercati, pertanto, anche attraverso una presenza costante ed efficace sul territorio ed un’attenzione alla voce del cittadino, sempre più fruitore di quel servizio di pubblica utilità che, tramite il numero 117, mette il corpo a disposizione della cittadinanza.

L’attività operativa delle Fiamme Gialle irpine è stata indirizzata alla prevenzione, alla ricerca e alla denuncia degli illeciti finanziari sul territorio irpino mirando a colpire e reprimere i traffici illeciti posti in essere dalle associazioni criminali dedite all’evasione fiscale, alle frodi comunitarie nonché alla produzione ed alla vendita di merci contraffatte.

L’attività a tutela delle entrate erariali dello Stato, in ossequio al ruolo di polizia economico-finanziaria, è stata sviluppata in più direzioni attraverso la predisposizione di specifiche misure di contrasto alle diverse forme di evasione ed elusione fiscale e contributiva perpetrate dai contribuenti noti al Fisco e dai soggetti operanti nell’ambito dell’economia sommersa. L’attività ispettiva, svolta dai dipendenti reparti, nel peculiare settore, supportata da innovative ed inedite metodologie ha consentito di conseguire risultati di particolare rilievo. Sono state, infatti, sviluppate ben 1.018 verifiche fiscali ed accertamenti patrimoniali con un recupero a tassazione di circa 52 milioni di euro (suddivisi tra I.V.A. relativa, IVA dovuta ed IVA non versata) nonché, ai fini delle imposte sui redditi, di 116 milioni di euro di imponibile da recuperare a tassazione e di circa 5 milioni di euro di I.R.A.P.. Sono stati individuati, altresì, 58 evasori totali e/o paratotali che hanno portato al recupero a tassazione di circa 28 milioni di euro ai fini I.V.A. e di circa 70 milioni di euro di imponibile da recuperare a tassazione ai fini delle imposte sui redditi.

Per quanto riguarda il rilascio di scontrini e ricevute fiscali, i controlli indirizzati verso esercizi commerciali ed artigianali, sia permanenti che ambulanti, a fronte di un totale dicirca 2.400 controlli hanno consentito di rilevare contestazioni di irregolarità che si sono sostanziate in ­1.241 verbalizzazioni e la chiusura di 27 attività commerciali. Secondo la normativa attualmente vigente in materia, alla quarta contestazione per mancata emissione del documento fiscale si attiva la procedura d’ufficio per la chiusura temporanea dell’esercizio commerciale con provvedimento emesso dall’Agenzia delle Entrate. In occasione dei controlli effettuati, nell’ottica di fornire opportuni elementi reddituali, i militari hanno altresì rilevato ogni altro dato utile da comunicare alla banca dati dell’anagrafe tributaria al fine della determinazione del carico fiscale per i cosiddetti “studi di settore”.

I reparti dipendenti hanno, inoltre, polarizzato la loro attenzione al contrasto all’economia sommersa intesa nella duplice espressione di sommerso di lavoro e di sommerso d’azienda. Difatti, la specifica e capillare attività  investigativa posta in essere nei confronti di categorie economico-imprenditoriali caratterizzate dalla richiamata illecita fenomenologia, ha determinato l’effettuazione di innumerevoli controlli conclusisi con l’individuazione di 121 lavoratori completamente “in nero”, in assoluta violazione alle norme di carattere previdenziale ed assicurativo, di altri 139 lavoratori per i quali sono risultate comunque delle irregolarità e la segnalazione alla Direzione Provinciale del Lavoro per violazioni in materia lavoristica e previdenziale di 36 titolari d’impresa con la chiusura di nove esercizi commerciali.

Con riferimento specifico alle merci contraffatte, il discorso si sposta sull’esistenza spesso di un vero e proprio“mercato illegale” con negative ripercussioni sia per quanto attiene la concorrenza sleale operata dalle imprese “illegali” nei confronti di quelle legali che avendo riguardo al numero elevato di consumatori truffati dalla scarsa qualità del prodotto acquistato, con conseguente aumento dell’evasione non solo fiscale ma anche a carattere contributivo-previdenziale (l’impresa “illegale”, nell’esercizio della sua attività, utilizza solo ed esclusivamente lavoratori in “nero”).

Nell’ambito della frode nell’esercizio del commercio e sicurezza dei prodotti si segnalano, a tutela del codice del consumo privi di indicazione e marchio CE, sono state condotte varie operazioni di servizio, che hanno portato al sequestro di oltre 9.000 confezioni tra cosmetici, profumi, bibite, materiale elettrico e giocattoli. Segnalati alle competenti autorità civili e penali 18 soggetti per violazione alle leggi n.713/86, n. 114/98 e ai D.LGS. n. 54/2011 e 206/2005, comminate sanzioni amministrative per oltre euro 20.000. Deve sottolinearsi che in tutti i casi di sequestro vengono sempre avviati specifici accertamenti per risalire, sulla base della collaborazione con le case produttrici, la loro appartenenza a lotto per cui era stata eventualmente avanzata denuncia di furto.

In materia di leggi sanitarie, nel corso di vari controlli nei confronti di commercianti ambulanti, sono state sequestrati Kg. 546 di frutta e verdura in quanto privi della certificazione sanitaria. Segnalati alle competenti autorità 2 soggetti per le violazioni alle normative di cui alla legge nr. 114/98 e comminate sanzioni amministrative per euro 15.000. Nell’ambito delle ispezioni predisposte nei confronti di soggetti dediti all’attività casearia si è provveduto al sequestro di kg. 457 di prodotti di provenienza sconosciuta in quanto privi di etichettatura e derivanti dalla lavorazione di latte di gregge abbattuto per presenza di brucellosi. Inoltre si è provveduto al sequestro di un locale adibito a laboratorio per la lavorazione in quanto privo della autorizzazione sanitaria e alla denuncia a piede libero di n. 1 soggetto in violazione dell’art. 444 C.P. e dell’art. 5 della Legge 283/1962. Unitamente a personale della ASL di Avellino si procedeva ad un controllo presso un laboratorio di produzione di gelati e pasticceria da cui emergevano gravi carenze igienico-sanitarie per cui si rendeva necessaria la sospensione dell’attività per violazione dell’art. 54 Regolamento CE 882/04 e Regolamento CE 852/04 e la segnalazione al Sindaco.

La prevenzione delle violazioni di carattere finanziario è stata attuata anche mediante l’esecuzione di numerosi controlli su strada in materia di documenti di trasporto a cui sono seguiti successivi riscontri volti a riscontrare la regolarità dell’emissione del documento fiscale emesso a fronte della merce oggetto della transazione commerciale.

Anche in materia di codice della strada sono stati effettuati numerosi controlli che hanno portato ala stesura di 532verbalizzazioni per violazioni commesse con il conseguente sequestro di 112 veicoli nonché il ritiro di 134 carte circolazione e 24 patenti di guida.

Un altro fenomeno illecito oggetto di interventi repressivi nella provincia è relativo al comparto dei prodotti energetici. Frequentemente, nel corso dell’attività istituzionale svolta è stato possibile scoprire che, a fronte delle agevolazioni fiscali sugli olii minerali, alcuni prodotti sono stati fraudolentemente distratti per l’autotrazione. Dai controlli effettuati si procedeva alla denuncia a piede libero di un responsabile all’Autorità Giudiziaria e al sequestro di 1.486 litri di benzina verde, di n. 2 colonnine per l’erogazione del prodotto e di 10 pistole erogatrici per violazione dell’art. 40 e 46 del D.LGS. 504/95. Inoltre si riscontrava, nei confronti di n. 4 soggetti privati,  la violazione degli articoli 483 e 679 del Codice Penale con la  conseguente  denuncia a piede libero ed al sequestro di 9.557 litri digasolio per auto-trazione, 4 impianti distributori privi delle relative autorizzazioni, 3 pistole erogatrici e n. 4 serbatoio. Comminate sanzioni amministrative per €. 20.000.

Nello stesso comparto il Comando Provinciale di Avellino predisponeva un piano straordinario di controlli ai distributori stradali, al fine di verificare il regolare rispetto degli obblighi in tema di corretta e trasparente informazione all’utenza sui prezzi praticati, da cui emergeva la violazione dell’art. 15 del D.LGS. 206/2005, da parte di n. 11 soggetti, nei cui confronti si elevavano sanzioni amministrative per oltre 4.000 euro.

Un altro fenomeno illecito che da sempre rappresenta un vero e proprio problema di carattere sociale, è quello della diffusione in provincia di sostanze stupefacenti a cui le Fiamme Gialle irpine hanno costantemente rivolto una efficace attenzione operativa dedicando significative risorse umane e strumentali disponibili. L’attività espletata ha determinato numerosi sequestri di sostanze stupefacenti.

L’attività del controllo si è concentrata soprattutto nei confronti dei giovani con il sequestro di circa 500 grammi di varie sostanze stupefacenti (cocaina, eroina, hashish, marijuana, crak,ecstasy e metadone) e di n. 65 piante di cannabis sativa. Nel suo complesso in tale settore di servizio sono stati segnalati alla Prefettura – Ufficio Territoriale di Governo competente ben 22 persone ai sensi dell’articolo 75 del D.P.R. nr. 309/1990, e 6 soggetti per violazione all’articolo 73 del D.P.R. nr. 309/1990, oltre all’arresto 5 persone,   al sequestro di tre automezzi, due telefoni cellulari, un bilancino di precisione ed al ritiro di sei patenti di guida.

Il piano d’azione della Guardia di Finanza si è estrinsecato anche nel comparto della pirateria audiovisiva, della contraffazione di brevetti ed in quello della tutela del diritto d’autore. I risultati conseguiti sono stati particolarmente importanti tanto da registrare il sequestro di circa 2.317 supporti magnetici, ottici ed informatici, di cui 2.080 DVD e  circa 240 CD musicali oltre a DVD per play station, software, programmi e giochi per PC. In tale contesto è scattata la denuncia a piede libero all’autorità giudiziaria competente per quattro soggetti. Comminate sanzioni amministrative per oltre 28.000 euro.

Si è rilevato molto efficace il piano messo in piedi per contrastare il gioco d’azzardo e nello specifico quello dei VIDEOPOKER, che in questo ultimo periodo sta dilagando a macchia d’olio sull’intero territorio nazionale ed anche in quello irpino. I numerosi controlli hanno portato all’individuazione e al sequestro di 17 apparecchi da divertimento e intrattenimento di tipo VIDEOPOKER o VIDEOSLOT. Le persone segnalate alle autorità rispettivamente competenti (Questore, Sindaco, Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato) sono 14, mentre 2 sono i soggetti denunciati all’autorità giudiziaria; sequestrati anche circa 2.383 euro a titolo di provento rinvenuto nelle apparecchiature e comminate sanzioni amministrative complessive per oltre 17.000 euro.

Notevole l’impegno nel contrasto alla contraffazione di marchi di fabbrica. Sono stati sottoposti a sequestro oltre 2.000 articoli (capi di abbigliamento, scarpe, cinture, occhiali, borse, profumi, orologi, custodie per accessori, buste, spazzolini, etichette) delle più note griffe nazionali ed internazionali operanti nei settore dell’abbigliamento. Al riguardo, sono state altresì denunciate all’autorità giudiziaria ben 15 soggetti.

L’attività svolta nel campo della tutela ambientale, ha portato alla scoperta ed il successivo sequestro di numerose traversine ferroviarie interrate ed abbandonate in un’area destinata a divenire parco pubblico nelle vicinanze dell’anfiteatro di Avella. Dalle successive analisi chimiche del terreno,  eseguite dall’ARPAC di Napoli, l’area di 24.000 metri quadrati veniva posta sotto sequestro come disposto dall’A.G. locale, in quanto inquinata dalle sostanze cancerogene utilizzate per isolare le traversine, considerate dal 2002 per legge “rifiuti speciali pericolosi”. Per  violazioni dell’articolo 256 del Decreto Legislativo nr. 152/2006 veniva denunciato a piede libero il responsabile dell’U.T.C. del Comune di Avella .

Nel settore delle scommesse clandestine sono state sottoposte a sequestro una sala scommesse clandestine, 12 postazioni telematiche ed informatiche complete di TV, apparati-fax, stampanti per ricevute giocate, oltre alla denuncia all’autorità giudiziaria per duepersone per violazione agli articoli 718,719 e 720 del codice penale oltre che alla legge nr. 401/1989.

Nell’ambito del comparto dei tabacchi lavorati esteri è sempre vigile il controllo sul territorio in tale ambito e le diverse operazioni hanno portato al sequestro di gr. 360 di tabacchi lavorati esteri e kg. 73,185 di tabacchi lavorati nazionali con la notizia di reato all’A.G. per 5 soggetti e due segnalati all’A.A.M.S.

Infine, da rilevare l’intensa attività svolta dal servizio di pubblica utilità 117 il quale, sulla scia degli obiettivi prefissati, ha continuato a svolgere con costanza il compito di collaborazione diretta con i cittadini così come viene dimostrato dall’aumento delle segnalazioni (oltre 300 nell’arco dell’anno,) pervenute allo stesso sia per specifiche richieste di intervento sia per informazioni di carattere fiscale di cui il cittadino necessita, dato il continuo evolvere della normativa fiscale.