Rivoluzione Civile, De Magistris ritorna ad Avellino

GRILLO BEPPE E DE MAGISTRIS LUIGI
“La presenza  in città di Luigi De Magistris avrà un significato politico attuale con il suo personale sostegno alla lista Rivoluzione Civile ed un valore postumo alle elezioni considerata la volontà del sindaco di Napoli di costruire un progetto più ampio che vada oltre il momento elettorale di Ingroia al quale va comunque dato atto di aver avuto il coraggio di fare sintesi tra le forze politiche e quei movimenti che sebbene provenienti da esperienze diverse hanno negli ultimi anni rappresentato le uniche opposizioni , in parlamento e fuori,prima a Berlusconi e poi a Monti”. Così il dirigente del movimento di Ingroia, Gaetano Alvino, che aggiunge: “Rivoluzione Civile,nonostante presenti dei punti di criticità, si palesa allora come una scelta obbligata per interrompere la continuità di quelle ammucchiate di potere variabile costruite negli ultimi quindici anni che hanno prodotto diseguaglianza sociale,tagli agli enti locali e mortificazione dei servizi minimi al cittadino.La vera rivoluzione civile dovrà però partire dal basso con la consapevolezza che il cittadino è sovrano delle proprie azioni e delle proprie scelte ovvero con la presa di coscienza che la politica non è per pochi ma è partecipazione attiva,coinvolgimento,impegno civile.

Dopo averci costretto a votare con un sistema che premia chi è riuscito ad entrare nelle grazie delle segreterie dei partiti oggi con la pantomima del voto utile si vorrebbe privare l’elettore di scegliere anche l’opzione politica ad egli più congeniale.  Il voto è utile a chi lo merita e non a chi vorrebbe “usarlo” a proprio consumo.

L’incontro organizzato al Viva Hotel,con Luigi De Magistris,Sandro Ruotolo e Sergio D’Angelo, – conclude – vuole anche essere uno stimolo,un invito per quanti fino ad oggi sono rimasti a guardare al fine di rimettersi in gioco anche in prospettiva delle prossime amministrative in una politica dove non si sale ne si scende ma ci si impegna con serietà senza fini occulti”.