L’irpino Di Trolio in lotta per un posto al Senato nel Nord America

D’altra parte Rocco Di Trolio ha speso una vita per supportare le battaglie degli italiani all’estero. Classe 1955, sposato con Giuseppina, padre di tre figli, nonno, irpino nel dna, ma cittadino italiano nel mondo dall’ormai lontano 1974, prima in Inghilterra e poi in pianta stabile nella Columbia Britannica (Canada Occidentale),
Rocco nel tempo è stato capace di ritagliarsi un ruolo sempre più importante nella vita della comunità italiana in Canada. Impegnato ogni giorno a lavorare con gli italiani, in qualità di responsabile del locale patronato Inca-Cgil, dopo essersi occupato della gestione dell’Ital-Uil di Londra, tra il 1989 e il 1990 accetta di trasferirsi a Vancouver per dirigere gli uffici del Patronato INCA-CGIL, proseguendo l’attività di tutela dei diritti degli italiani all’estero che aveva cominciato con successo in Inghilterra. Di Trolio è stato prima presidente del Comites di Vancouver (Comitato per gli Italiani all’Estero), oggi invece è consigliere Cgie (Consiglio Generale degli Italiani all’Estero), già al suo secondo mandato.
Nel 1994, a capo di un gruppo promotore, si prodiga per attivare il 1° Comites in British Columbia. L’anno successivo è stato eletto Presidente, carica che ricoprirà fino al 2004. La stima e il consenso della comunità italo-canadese lo portano a candidarsi nel 1997 alle Elezioni Federali del Canada per NDP (New Democratic Party), non viene eletto per una manciata di voti. L’impegno dell’irpino Rocco Di Trolio non è solo politico, ma anche sociale e culturale. Un punto di riferimento per tutta la comunità italiana nel Canada.