Isochimica, nel mirino l’eternit killer

amianto

L’ennesima vittima dell’amianto  sarà oggetto dell’attenzione della Procura della Repubblica di Avellino che ha fatto sapere ufficialmente di aver aperto un’inchiesta tesa ad individuare le cause che hanno portato alla morte di Luigi Maiello, il 53enne operaio dell’Isochimica di Avellino morto l’altro ieri al San Giuseppe Moscati di Avellino. L’uomo era stato ricoverato in gravi condizioni dopo una lunga malattia che, a detta dei familiari e dei medici che lo hanno avuto in cura, sarebbe diretta conseguenza della esposizione all’amianto.

L’Isochimica, azienda dove a cavallo tra gli anni 80 e 90 si coibentavano carrozze ferroviarie, operava all’interno di capannoni realizzati con eternit, un particolare tipo di cemento contenente, appunto, amianto. Già alcuni mesi fa il Centro campano tecnologie e ambiente (Ccta), che ha operato su richiesta di Euromarket – società che ha operato la bonifica dell’area – , ha rilevato che nell’area dell’Isochimica fino ad aprile del 2007 erano presenti consistenti quantità di sostanze tossiche. Le analisi della Cta avrebbero evidenziato in maniera inconfutabile la presenza di amianto nelle lastre di eternit usate come copertura delle pareti dei capannoni industriali, nei residui di lavorazione, nelle guarnizioni dei motori, e nei filtri. Molte delle pareti, inoltre, erano lasciate in una fase intermedia di lavorazione senza un’adeguata copertura. Una condizione che avrebbe esposto i numerosi lavoratori dell’azienda al contatto con l’amianto che, si è rivelata essere una sostanza altamente cancerogena. A preoccupare, in particolare, erano i residui di lavorazione , e cioè l’amianto ‘friabile’ che, stando alle risultanze delle analisi, sarebbe stato diffusamente presente in tutta l’area dello stabilimento. Risultanze che già tempo fa avevano confermato quanto denunciato dai lavoratori e da molti dei residenti degli agglomerati urbani circostanti.

Dopo il decesso di Luigi Maiello, la procura della Repubblica di Avellino ha reso noto che “disporrà i dovuti accertamenti sulle cause della morte dell’ex operaio dell’azienda Isochimica. Frattanto – prosegue il Procuratore capo – i magistrati coassegnatari del procedimento  riguardante la complessa vicenda relativa alle attività dell’ azienda, hanno disposto il correlativo accertamento autoptico, nominando consulenti il medico legale, la dottoressa Canneti Sementa, e Panatomopatologo il dottor Noè De Stefano, ai quali sarà conferito l’incarico lunedì prossimo.”

“Le indagini, in ordine alle recenti denunce degli ex operai pervenute a questa Procura – prosegue Di Popolo – , proseguono  ormai, da mesi con grande zelo ed attenzione, nonché con l’esame di migliaia e migliaia di documenti ad opera degli inquirenti, coadiuvati da ben quattro consulenti tecnici di fama internazionale, ai quali vanno ora ad aggiungersi i citati due consulenti Sementa e De Stefano. Deve, comunque, rilevarsi che le vicende dell’ ex-Isochimica hanno già in passato ricevuto il vaglio dell’Autorità giudiziaria nell’ ambito di diversi e distinti procedimenti anche penali conclusasi con provvedimenti definitivi.”

“In relazione a questi ultimi provvedimenti – sottolinea il Magistrato – la Procura di Avellino, nei mesi scorsi, ha già chiesto ed ottenuto dall’Autorità giudicante modifiche essenziali per realizzare la bonifica dei siti contaminati, vicende in ordine alle quali maggiori esplicitazioni saranno fornite solo allorché sarà cessato il segreto istruttorio. E’ appena il caso di notare che le diverse ed attuali indagini attivate dalla Procura della Repubblica di Avellino ineriscono nuove notizie di reato emerse solo con le citate recenti denunce degli ex operai e dei loro rappresentanti sindacali, sicché per l’accertamento delle eventuali responsabilità penali (di fatti risalenti anche a decenni addietro) è necessario rispettare i termini e le procedure di legge delle indagini preliminari, nell’interesse di tutti i soggetti del procedimento.” Il Procuratore, infine, sottolinea che ogni doverosa iniziativa tesa ad accelerare il procedimento “viene costantemente esercitata, come sempre, nel rispetto delle previsioni e garanzie normative”.

(Fonte: Il Sannio Quotidiano Sandro Feola)