Provincia Ptcp – Petracca assente all’incontro. Ianniciello: “Per fare in fretta hanno fatto i gatti ciechi…”

PROVINCIA DI AVELLINO

Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale è terreno di nuove polemiche e di scontro. Questa volta ad aprire il fuoco contro l’Amministrazione provinciale di Avellino sono i sindaci irpini.

Questa mattina all’incontro indetto presso la sala convegni del Carcere Borbonico per le consultazioni ai fini delle valutazioni ambientali strategiche erano presenti i tecnici dei comuni e una trentina di sindaci. L’assessore al ramo Maurizio Petracca che aveva formulato l’invito alle amministrazioni comunali, ai sindacati e alle associazioni di categoria, è risultato inevce assente all’appuntamento motivando per problemi di salute.

L’approvazione del Ptcp, nei mesi scorsi, era stata sollecitata per primo dal consigliere regionale, Sergio Nappi, a cui aveva fatto seguito una interrogazione a firma del consigliere provinciale, Antonio Volpe.

Una decina di primi cittadini tra il nord est di Ariano e la Baronia hanno chiesto, in autotutela, la revoca del deliberato che sancisce l’adozione del Piano territoriale di Coordinamento Provinciale. I sindaci e tecnici dei Comuni di Ariano Irpino, Savignano, Montaguto, Montecalvo Irpino, Zungoli, San Nicola Baronia, Carife, Casalbore, Villanova del Battista, hanno indirizzato un documento all’assessore al governo del territorio e urbanistica, Maurizio Petracca. I rappresentanti dei municipi  esprimono contrarietà rispetto all’adozione di un Ptcp non condiviso. In pratica il Preliminare del Piano, da regolamento, doveva essere oggetto di una fase di consultazione con i soggetti interessati che invece non c’è stata e quindi non è stato dato loro modo di esprimersi sui lineamenti strategici.

“Il Ptcp – dice a irpini24.it il sindaco di Grottaminarda Giovanni Ianniciello  - è stato adottato sbagliando la procedura che diventerà facilmente nulla. Chiediamo di essere messi in condizione di partecipare alla redazione dello strumento per la pianificazione urbanistica. Nessuna decisione può essere assunta sulla testa degli enti locali”. Il primo cittadino del comune dell’Ufita aggiunge: “Se la Provincia non provvederà a ritirare la delibera di adozione del Ptcp saremo costretti a ricorrere al Tar. Quanto fatto fin qui è un problema di metodo oltre che tecnico”. E conclude: “Il territorio doveva essere consultato in via preventiva, i comuni vogliono recuperare la loro funzione. Per fare in fretta hanno fatto i gatti ciechi…”