PDL – De Conciliis: “Il mio è un contributo militante”

pdl av

“Perché ti sei candidato al venticinquesimo posto? Certo, il numero di lista non l’ho deciso io, ma il mio è un contributo militante. Ben avrei preferito rinunciare alla candidatura e vedere Mario Landolfi e/o Pasquale Viespoli in corsa e in posto di sicura elezione. Ma il mio contributo lo avrei dato lo stesso”. Lo scrive, in una nota, sul proprio profilo di facebook, il consigliere provinciale del Pdl e candidato alla camera, Ettore De Conciliis.

“La mia candidatura – spiega – per molti è inutile, non sarò eletto lì così in basso nell’ordine di lista. Ma la politica non è mai inutile, l’impegno non è mai vano, la militanza non è mai vuota. Abbiamo in Italia una sinistra conservatrice e un centrodestra riformista. Una sinistra amica di banche e eurocrazia capitalista e un centrodestra che parla al popolo, al lavoro e alle famiglie. Una sinistra che l’unica cosa di sinistra che dice è matrimonio gay. Per il resto solo tasse e agenda Monti. Una sinistra che parteggia per i poteri forti tedeschi e americani. Una sinistra partecipe dei poteri occulti transnazionali. Un centro ben lontano dai valori moderati, dalla dottrina sociale, dalla solidarietà e dalla sussidiarietà cattoliche. Un centro immorale, trasformista, orgiastico, eterno ago della bilancia ruffiano e cialtrone, stavolta capeggiato da un occhialuto professore milionario che ha servito e serve logiche di potere anti-italiane”.

“Un contributo bisognava darlo. Non sono un fan di Berlusconi, e anche io spesso mi sono trovato in forte disagio nel Pdl. Ma non si può restare fermi e vedere il proprio Paese in ginocchio. Hanno fatto dell’Italia un “PIIGS”. Il Paese che più di tutti ha dato al mondo pensiero, arte e diritto. No. Un contributo bisognava darlo”, conclude De Conciliis.