INTERVISTA – Parla il sindaco di Frigento e candidato alla Camera del Partito democratico

F2 LUIGI FAMIGLIETTI

Parla Luigi Famiglietti, sindaco di Frigento e candidato alla Camera nella circoscrizione Campania2 al numero undici con il Partito democratico, che illustra alcuni punti del suo programma elettorale. Ha le idee chiare, del resto è un giovane amministratore che quotidianamente si confronta a distanza ravvicinata con i problemi dei cittadini. Una candidatura raggiunta attraverso il successo alle Parlamentarie del 29 dicembre, caratterizzandosi come esponente dell’area Renzi. L’elezione a Montecitorio, tuttavia, non è scontato ma possibile.

Qual è la priorità del programma di Luigi Famiglietti?

“La priorità, come spina dorsale di ogni progetto di governo, sono le giovani generazioni, con particolare riguardo alle giovani donne, e la rimozione degli ostacoli alla loro espressione e realizzazione. Opportunità, quindi, ma nell’ottica di valorizzare il merito. Questo è fondamentale: se nei posti di gestione e amministrazione ci fossero state persone rispondenti ai criteri della meritocrazia e della competenza, il nostro territorio non vivrebbe le difficoltà e le minacce attuali”.
Lo stato attuale invece è molto diverso, come andare nella direzione auspicata?
“Cambiare il sistema della formazione è coerente a questi obiettivi. C’è bisogno di un importante salto di qualità. Nel mondo del lavoro sono necessarie competenze e conoscenze sempre più avanzate e la formazione non può continuare a realizzare un’offerta che risponde solo alle sue necessità di sopravvivere e non ai requisiti che chiedono il mercato”.

Sul tema del Mezzogiorno cosa pensa? 

“Bisogna abbandonare la logica del Sud come patria dello spreco, a prescindere. Solo quando è cresciuto il Mezzogiorno si sono registrati risultati positivi per l’Italia, e questo si è verificato, assolutamente non a caso, quando al Governo c’era Prodi. Tribunali, ospedali e trasporti non sono privilegi o sprechi ma diritti e servizi essenziali per la comunità. Soprattutto in una provincia come la nostra con tanti piccoli comuni e di montagna”.

Per lo sviluppo delle nostre aree?

“L’attenzione verso la crescita del territorio non nasce in campagna elettorale e lo testimonia il mio impegno nel tempo. Inoltre la scorsa settimana abbiamo realizzato un ottimo momento di incontro con diverse organizzazioni come Legambiente, Slow Food, In_Loco_Motivi e Città del vino che hanno promosso le loro proposte, a cui ho deciso di aderire, e convenuto sulla necessità di lavorare insieme senza rigidi confini al fine di valorizzare i nostri territori, la bellezza e le opportunità economiche ed occupazionali che possono generare”.

Giovani, merito e competenza; istruzione e formazione; welfare; ambiente e valorizzazione del territorio; cos’altro nel programma di Luigi Famiglietti?

“Più Europa. Sulla gestione dei fondi europei si decide il nostro futuro. Non è ammissibile che preziose risorse tornino a Bruxelles perché non c’è stata la capacità di utilizzarle a causa della mancanza di una progettazione di qualità. Inoltre vorrei far notare come l’Italia nel 2011 sia stato il primo contributore netto dell’Ue, ha dato più di quanto abbia ricevuto. Un saldo negativo di sei miliardi. Questo ha una ragione: il forte ritardo nell’uso dei fondi comunitari. Bisogna assolutamente invertire questa tendenza”.