Di Cecilia (Pdl) all’attacco di De Simone e Co. “Volevano fare un comizio”

FOTO 1 - IMMAGINI DEL CONSIGLIO PROVINCIALEUn botta e risposta infuocato. Non c’è nessuno che ha intenzione di gettare acqua sul fuoco. Del resto si tratta di capire dove sta la verità e soprattutto chi strumentalizza. Se da un lato il gruppo provinciale del Partito democratico ha fatto saltare dalla sedia la maggioranza Sibilia-Coppola per le accuse rivolte, dall’altra parte non c’è certo chi china la testa dinanzi ad accuse da “campagna elettorale”.

Lui non è certo uno qualunque. Una esperienza in politica storica, oggi capogruppo provinciale del Popolo della Libertà, già sindaco di Sturno: Franco Di Cecilia non si scompone ma dice le cose e risponde per le rime mantenendo stile ed aplomb.

Pd e Sel sul piede di guerra. La questione è nota. Nel mirino la conferenza dei capigruppo il cui esito non è andato proprio giù. Ma si può capire cosa è successo? E soprattutto, considerato che ognuno tira l’acqua al proprio mulino, qual è la spiegazione del Popolo della Libertà, oltre a quella già data ufficialmente?

“E’ consuetudine, o meglio legge, che quando ci sono campagne elettorali le assemblee non si convocano. So qual era il sogno della sinistra demagogica e populista: tenere un Consiglio in presenza di tutti i forestali, di tutti gli operai di Irpiniambiente, degli Osa, di tutti i Comitati contro le trivellazioni per fare, più che un Consiglio, un comizio. A loro non interessava discutere nel merito perché io stesso avevo proposto il confronto nelle Commissioni competenti. Mi è stato detto no. O il Consiglio o non se ne fa niente. Rivelando così l’intento strumentale di questa convocazione. Tra l’altro, non trascorreranno 40 giorni dalla prossima assise ma 15. E’ stato il Pd a non volerne sapere”.

L’opposizione ha fatto i conti in tasca alla Provincia. In particolare lo stesso Caputo ha avuto modo di dire che l’Ente di Palazzo Caracciolo dovrebbe essere responsabile e accollarsi, in conto anticipazione, i debiti dei defunti Cosmari e quelli ereditati da Irpiniambiente. Lei come la pensa?

“Sono molto curioso di capire la posizione ufficiale del Partito democratico. Come difenderà il provvedimento del Ministro all’Ambiente che toglie alla Provincia la gestione affidandola a quelle clientelari, ad esempio ai Cosmari?”.

Cosmari carrozzoni politici?

“Sì. E’ sotto gli occhi di tutti. La Provincia dovrà uscire dalla gestione che dovrebbe passare ai Comuni che a loro volta dovrebbero costituire i consorzi che non hanno dato risultati. E’ una posizione che è stata contestata anche dall’Anci che proprio qualche giorno fa si è scagliata contro questa legge poco accorta e ballerina”.

Cosa sta facendo in termini concreti la Provincia per avversare questo decreto legge 26?

“Spero in un recupero di consapevolezza. E’ una follia tornare indietro e avere la pretesa di responsabilizzare gli irresponsabili. Chiaramente non ce l’ho contro i singoli Comuni ma contro le società consortili alle quali verrà dato in gestione il servizio. Sarà un suicidio”.

Irpiniambiente dovrà prendere armi e bagagli e sbaraccare…

“La Provincia ha espresso le proprie perplessità ai referenti politici nazionali. Anche perché Irpiniambiente ha lavorato bene. Questo sarà un argomento che il prossimo governo si troverà sul tavolo. A prescindere dal colore politico occorre una impostazione nevralgica e non più ballerina”.

Pd. Che opposizione è?

“Finora le opposizioni hanno svolto il proprio ruolo convergendo su questioni di valenza collettiva (sanità, rifiuti, etc. etc.). Ha evitato forme eccessive di contrapposizione. Avanzo un sospetto. Negli ultimi periodi ci sono conferenze stampa, volontà di fare comizi  e non si bada all’interesse collettivo: c’è un tentativo di lavorare i panni sporchi in pubblico. I gruppi del Pd alla Provincia hanno sempre battagliato contro i vertici. Vogliono probabilmente rifarsi la propria verginità agli occhi dei rispettivi dirigenti”.

A che pro….?

“Non ho sentito strepitare il Pd quando si è dimesso Galasso; lo ha fatto solo in occasione della decisione di Sibilia. Il Pd è strabico e manicheo. Per questo si giustifica l’emorragia di dirigenti”.

Pd e Politiche. Sibilia blindato.  Come si sta muovendo il Pdl?

“Stiamo organizzando incontri sul territorio per presentare i candidati che concorrono in modo autorevole alla campagna per le Politiche  – anche Cusano si gioca la partita -. Lo faremo parlando con la gente negli incontri pubblici che abbiamo organizzato e che organizzeremo di volta in volta”.

Cosa risponde ai continui attacchi che suonano così: la segreteria provinciale del Pdl è chiusa, il Pdl è poco dialogante…?

“Ho un’esperienza politica trentennale. Le campagne elettorali sono momenti topici dove si contano gli amici e coloro che stanno a guardare.  Chi in campagna elettorale sta a guardare lo considero fuori dal partito”.

Una curiosità… Ma il Pdl sta con Giovanni D’Ercole o no?

“Il partito si dichiarerà. La mia opinione è che Giovanni D’Ercole rappresenta un buon candidato; ha una coerenza di pensiero e credo che possa rappresentare il centrodestra. E’ una mia valutazione personale. Se ne discuterà negli organismi di partito”.

A buon intenditor…

(fonte il Sannio Quotidiano di Teresa Lombardo)