Sanità – Gallicchio scrive a Florio: “Confrontiamoci”

F1 Gallicchio Pasquale

Ecco la missiva a firma del dirigente provinciale del Pd, Pasquale Gallicchio. Il destinatario è il dirigente dell’Asl, Florio. “Egregio, ing. Florio Le scrivo per chiedere un confronto sulle questioni più delicate che sono emerse durante le riunioni che sto tenendo in diversi comuni dell’Irpinia, in particolare dell’Alta Irpinia, e delle tante segnalazioni che mi stanno giungendo da associazioni e cittadini. Credo sia opportuno che io possa manifestarle tutte le paure, i dubbi, le necessità e le aspettative di una popolazione che vive enormi difficoltà anche sul versante del diritto alla salute. Sono tutte questioni delicate alla ricerca di attenzione e risoluzione che se trascurate rischiano di inasprire ancora di più le condizioni di questa terra, mettendo a rischio i già precari equilibri che assicurano i pur livelli minimi assistenziali.

Siamo tutti a conoscenza dei tagli operati dalla sua gestione. Questo, però,
implica non solo una costante denuncia ma anche il tentativo di individuare una via d’uscita. Ecco perché ritengo interessante un confronto sulla raccolta di firme a supporto della proposta che ho avanzato e sto portando avanti con il Pd di Bisaccia, a cui stanno aderendo altri circoli democratici, associazioni e
singoli cittadini. Sappiamo bene che Lei detiene il primato, forse nazionale,
di aver portato l’Azienda Sanitaria Locale che dirige a buone pratiche di
amministrazione con un primo avanzo di amministrazione di 20 milioni di euro
nel 2011, cifra lievitata a 37 milioni di euro nel 2012. Sappiamo bene che in
quelle cifre sono contenuti tagli e chiusure di servizi ed ospedali, ad
iniziare dall’ospedale “G. Di Guglielmo” di Bisaccia. Inoltre, il 95% dei 57
milioni risparmiati andranno a Napoli e soltanto il 5% si potrà spendere nella
nostra Asl. Da bilanci certificati, in Campania siamo l’unica Asl virtuosa. Un
elemento non certo di secondo piano che non può essere considerato né con
sufficienza e né con indifferenza. Quindi, non resta che arginare quanto accade
e aprire così un’altra pagina di sanità in Irpinia che richiami tutti ad una
battaglia di orgoglio, di giustizia sociale, di equità. Non possiamo più
permettere questo travaso di risorse che dall’Irpinia finisce a Napoli. Perciò,
la raccolta di firme appare un passo decisivo e concreto per iniziare un
cammino lungo e difficile ma non impossibile per riconoscere all’Irpinia la
giusta considerazione. La proposta è chiara: utilizzare l’80% degli avanzi di
amministrazione da parte dell’Azienda Sanitaria Locale che ha effettuato tale
risparmio, mentre il restante 20% dovrà favorire la istituzione di un fondo di
solidarietà di esclusivo utilizzo delle altre Aziende Sanitarie Locali con
bilanci in rosso. Sono sicuro che molto si può fare da subito.
Inoltre, nell’incontro vorrei affrontare con Lei la situazione degli Ospedali
di Ariano Irpino, di S.Angelo dei Lombardi e di Bisaccia, quest’ultimo
trasformato in SPS. Proprio Bisaccia resta in attesa di un PSAUT che potrebbe
rappresentare un vitale punto di risposta per le popolazioni interessate. Fino
ad oggi, però, non c’è traccia. Una situazione questa che si lega all’emergenza-
urgenza territoriale per la quale a causa di diversi tagli, ancora una volta le
comunità si vedono private di servizi. Un caso è rappresentato da Caposele dove il 118 è stato cancellato dalla mappa delle postazioni. Non serve a molto
togliere ad alcuni per dare ad altri ma occorre procedere in modo che tutti
vivano la consapevolezza di una emergenza-urgenza in grado di rispondere a
tutte le esigenze del territorio.

L’Irpinia, però, ha visto anche l’acuirsi di problemi legati alle tossicodipendenze. Proprio in merito a ciò, mi permetto di segnalarle una
lodevole iniziativa della Pubblica Assistenza di Caposele che in una riunione
che si terrà il 9 febbraio 2013 alle ore 10.30 a Caposele si è fatta promotrice
di un dibattito per chiedere l’apertura, con molte probabilità presso l’
Ospedale di S.Angelo dei Lombardi, di un Ser.T che possa rispondere alle
esigenze di quanti sono costretti a recarsi presso l’unico Ser.T di
Grottaminarda, dopo quello di Avellino, che causa molte difficoltà nel
raggiungerne la sede”.