DOCCIA FREDDA – Melchionna: “Politica poltronista, ora basta”

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Dati allarmanti. Un quadro deprimente eppure la politica, che è deputata a dare risposte, è assente. Nessuna strumentalizzazione di sorta. E’ semplicemente il grido dell’Irpinia in ginocchio. Il dossier elaborato dalla Filca Cisl parla chiaro. Le cifre sono da brivido. Le snocciolano, passo dopo passo, i vertici sindacali: Mennato Magnolia e Mario Melchionna.

“L’edilizia è al collasso”. Una frase di avvio che rimbomba nella sede di Piazza d’Armi.

Il segretario generale della Filca Cisl denuncia: “Il settore delle costruzioni ha perso circa 6 mila posti di lavoro dal 2008 al 2012. 352 imprese hanno chiuso i battenti; il monte salari è calato di 20.723.694 milioni di euro; le ore di lavoro in meno sono 2.847mila 651. Una riduzione  del 67,79%. Se a questo si aggiungono i ritardi dei pagamenti, in capo alla Pubblica amministrazione, le somme sono presto fatte. E’ la dimostrazione che il nostro settore è andato a poco a poco deprimendosi con grande difficoltà dei lavoratori e dell’intero indotto produttivo. E’ una situazione insostenibile anche perché qualcosa si potrebbe fare per dare ossigeno all’intera economia ma ad oggi niente di niente”.

Questa mattina si terrà l’incontro con il commissario prefettizio Cinzia Guercio per fare il punto sulle opere incompiute: tunnel, mercatone, etc. etc. “Dall’ex assessore Giordano – continua Magnolia  – vorremmo sapere quali sono gli impedimenti burocratici che bloccano lo stanziamento dei fondi: oltre mille milioni di euro di spesa giacciono lì. Vorremmo capire qual è il crono programma”.

ECCO LE INCOMPIUTE…

(Comune di Avellino) Restano nel cassetto a dormire 312,8 milioni di euro. Le opere nel mirino: Tunnel, Mercatone, Centro autistico; sistemazione idraulica del Fondo Valle Torrente Finestrelle.

(Provincia di Avellino) Non sono stati spesi ancora 133 milioni di euro. “Abbiamo chiesto anche all’Ente di Palazzo Caracciolo un confronto per capire a che punto è la Lioni Grottaminarda, la bretella Tre Torri – La Manna (opera appaltata ma il cantiere è chiuso), etc. etc.”.

C’è di più. Resta tutt’ora in piedi la questione della Città ospedaliera: 54 milioni di euro appaltati (manca l’autorizzazione del comune di Avellino; e che dire della tangenziale interna Paolise/Pianordardine (70milioni di euro)? Del raccordo autostradale Av – Sa; della Galleria Pavoncelli Bis? E non solo?

L’auspicio è: “Rilanciare l’osservatorio in Prefettura del settore edile per accelerare lo sblocco e l’avvio dei cantieri”.

E’ la volta del numero uno della Cisl. Melchionna lancia fendenti. Non si fa passare sotto il naso nulla. Non prima però di aver ribadito le sue preoccupazione per un settore terremotato. “La cosa che fa più rabbia è che ci sono milioni di euro disponibili ma, per colpa della burocrazia o di chi non fa bene il proprio ruolo, non si possono spendere”.

Appello ai candidati. “Anziché vendere ricette stratosferiche basterebbe poco per ripartire: puntare sull’edilizia. Solo così si riuscirà a rilanciare l’intero ciclo produttivo”.

E ancora. “Basta fare campagna elettorale utilizzando la sede degli enti pubblici (Alto calore, ndr)… Mentre si fa politica per accaparrarsi le poltrone il 30 giugno l’acqua, che è un bene pubblico, potrebbe finire nelle mani dei privati e sarà un vero disastro… Perché nessuno ha il coraggio di rinunciare a qualche poltrona? Non sarebbe meglio un ente unico per razionalizzare le spese nell’interesse della collettività?”.

Interrogativi che cadono, uno dopo l’altro, come macigni e che fanno riflettere. Eccome.

(fonte il Sannio Quotidiano a cura di Teresa Lombardo)