Operazione della Finanza: in manette un latitante del clan dei Casalesi

Finanza

Nell’ambito della quotidiana attività di controllo del territorio, gli uomini della Compagnia della Guardia di Finanza di Avellino, agli ordini del tenente Raffaele Del Vecchio, hanno arrestato un pericoloso latitante, pluripregiudicato per gravi reati. La pattuglia di militari, infatti, è venuta a conoscenza che nel territorio irpino, poteva nascondersi un pericoloso ricercato, già noto alle Forze dell’ordine per la sua appartenenza al “clan dei Casalesi” e, in particolare, gravitante nella “cosca di Villa Literno ”, di cui rappresentava uno dei “colletti bianchi”, attivo con forti investimenti nel territorio Milanese. I finanzieri, quindi, in servizio in una zona a cavallo tra i Comuni di Mercogliano e Monteforte Irpino, notavano nelle vicinanze del casello di Avellino Ovest, un‘autovettura di grossa cilindrata, con a bordo tre persone sospette. La circostanza ha destato  subito l’attenzione dei militari si sono messi sulle tracce dell’autovettura, per poi fermarla nei pressi di un’abitazione.

Dopo i preliminari accertamenti di rito, uno dei soggetti occupanti la vettura, di 35 anni, originario del napoletano, è risultato essere sfuggito alla cattura in occasione dell’esecuzione dell’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa, tra gli altri, nei suoi confronti, dal Tribunale di Milano, in data 17 dicembre 2012. Il latitante, come detto, ricercato dalla magistratura milanese, aveva tentato, tra l’altro, un investimento da 1 miliardo di euro per la costruzione di una centrale per la produzione di gas negli Emirati Arabi Uniti.

In compagnia dello stesso sono stati trovati anche un avvocato ed un altro pluripregiudicato del Casertano, anch’egli appartenente alla “cosca dei Casalesi”. I militari delle Fiamme Gialle, quindi, hanno tratti  in arresto il soggetto che è stato associato alla casa circondariale di Bellizzi Irpino. Nel corso dell’operazione è stato  sequestrato un ingente quantitativo di denaro in contanti, assegni ed effetti cambiari, nonché 4 telefoni cellulari e 6 schede sim, alcune delle quali di operatori di fonia internazionale, utilizzati dallo stesso così da poter eludere più facilmente i controlli sulle conversazioni telefoniche.