Passaro: “Nel Pdl non c’è democrazia”

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“Cercasi Democrazia nel Pdl”. Ennesima provocazione all’indirizzo del Popolo della Libertà irpino. Il mittente è il pidiellino Massimo Passaro che non fa giri di parole ma va subito al sodo. “Oramai dopo la nomina nelle liste per il Senato della Repubblica e per la Camera dei Deputati, come sempre avvenute nelle segrete stanze, è giunto il momento che si apra ad una fase democratica di scelta al candidato alla carica di sindaco nel Pdl. Il sottoscritto, nella qualità di giovane militante del Pdl da lungo tempo chiede alla dirigenza provinciale e cittadina che il partito si riunisca, al fine di rendere partecipe la base, alla discussione delle scelte per le candidature alle competizioni politiche ed amministrative”.
Sei gli interrogativi indirizzati ai vertici del partito (Sibilia-Cusano): “1. Perché da mesi l’appartamento sede del Pdl di Avellino è deserto? 2. Perché nel Pdl la dirigenza provinciale non vuole una discussione ma solo mere approvazioni del suo pensiero? 3. Perché non esiste un coordinamento allargato che dia voce alla militanza operativa? 4. Si è accorta la dirigenza provinciale che oramai il partito è a brandelli causa le ultime vicende nazionali? 5. Perché nessuno si esprime in merito all’abbandono di dirigenti per altre coalizioni? (Fratelli d’Italia, la Destra, Montezemolo, Monti etc.) 6. Perché la dirigenza non dà voce agli oltre 800 aderenti al gruppo Fb ‘Primarie Pdl Avellino’ i quali chiedono maggiore democrazia interna? Nessuno in città sente più la voce della opposizione del Popolo della Libertà”.
E ancora: “Il Pdl è un partito in cui continua ad esistere una autarchia disgregativa dinanzi alla quale non si può restare inermi. Oggi la mia battaglia che è quella degli oltre 800 aderenti al gruppo Fb ‘Primarie Pdl Avellino’ e di molti giovani del partito che con il sottoscritto lottano per la Democrazia partecipativa interna, si intensifica di una nuova iniziativa e costituzione di un gruppo che è oltre il partito stesso, ma che allo stesso modo vuole coinvolgere tutte quelle voci mute in città. Ripartiamo dalla Democrazia e con il mio motto ‘Insieme si può’ riprendiamoci Avellino”.