Il sud che unisce Caldoro e Bassolino…

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Stefano Caldoro cinguetta su twitter con l’ex collega Antonio Bassolino. L’occasione è stata offerta al governatore campano dalla “brutta notizia chiusura Fondazione Sudd. Richiamo a istituzioni e cittadini. Bisogna fare qualcosa”, a cui ha replicato a astretto giro attraverso una risposta carica di gratitudine l’ex sindaco partenopeo: “Grazie comunque,e davvero, Stefano”. Uno scambio di cinguettii informali con l’intento di creare dibattito sulla sorte di un centro culturale e politico che ha chiuso i battenti per mancanza di fondi.

Tra i due politici napoletani emerge la condivisione di un tema culturale prima ancora che politico: il sud. Il mezzogiorno rappresenta una certa “ossessione” sia per il precedente che per l’attuale primo inquilino di Palazzo Santa Lucia. Eppure il campo politico è diverso, ma l’azione e il pensiero sembrano corrispondere. Caldoro è un socialista stimato dalla sinistra campana che, nonostante sia collocato nello schieramento politico che fa capo a Silvio Berlusconi, riesce ad attirare simpatie e cordialità. L’inciucio tra l’ex governatore e il centrodestra è stato uno dei ritornelli più ascoltati negli anni scorsi, come anche in questi ultimi mesi si racconta – a parti inverse -, che il presidente Caldoro dialoga costantemente con l’opposizione.

Quello che certamente spicca è il fair play che ha contraddistinto Stefano Caldoro, sia durante la campagna elettorale delle elezioni regionali che dopo aver assunto l’incarico di presidente della giunta. Mai toni accesi o attribuzioni di responsabilità alle gestioni precedenti. Sempre uno stile sobrio e responsabile improntato alla proposta piuttosto che alla critica.

Sarebbe un grande sforzo di fantasia immaginare Caldoro e Bassolino lavorare, gomito a gomito, nei prossimi messi per organizzare un think tank da riempire con proposte per il sud?