Sel all’attacco di Ciriaco De Mita, ecco le bordate

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Parole non scontate: rimbombano nella sala conferenza di Sinistra Ecologia è Libertà. Sel ufficializza i suoi candidati: Giancarlo Giordano terzo posto in Campania 2 e Vittoria Troisi al Senato in quota 3. In sala Mastrandrea, Gialanella, Ciampa, Santoro e non manca Raffaele Aurisicchio già parlamentare.

E’ proprio Troisi a rubare la scena. Lei, la moglie di Michele D’Ambrosio, usa un linguaggio diverso. Parla al cuore della gente. Lei non è mai stata in politica fino ad oggi, ma impegnata nella società civile, sicuramente. Al suo fianco, il segretario provinciale di Sel da anni in campo ma solo oggi potrà avere probabilmente la possibilità di raccogliere il frutto del lavoro portato avanti in città e in provincia.

Apre le danze Giordano. “Siamo una forza distinta e distante da Monti, così come da Berlusconi. Un buon risultato di Sel dentro il centrosinistra potrà dar vita ad un centrosinistra più autonomo e attento alle esigenze sociali, al lavoro, ai giovani, alle donne; potrà aprire una stagione nuova perché l’esperienza di centrosinistra, che abbiamo alle spalle, non è stata sempre qualificante. Il nostro avversario è il centrodestra che ha dominato la scena politica con la prepotenza, il denaro… Noi siamo un’altra cosa. Ingaggeremo una durissima lotta contro la destra e contro gli equilibristi della politica – Monti e Casini”.
“Non è più il tempo delle mezze misure. Parleremo dell’Irpinia, delle vertenze Irisbus, Fma, della crisi dell’automotive, delle opportunità che può offrire questa terra; parleremo ai giovani e dei giovani; presteremo attenzione al terzo settore, alla qualità sanitaria. Perché non basta una ripresa fisiologica ma dobbiamo metterci l’intelligenza per capire dove va il vento”.

“Le candidature – continua Giordano – rappresentano l’Irpinia che vogliamo. Non siamo gli estremisti come qualcuno ci vuol far passare ma un gruppo che fa politica da sempre; che vuole riconsegnare un dono: l’autonomia del territorio. E’ necessario un centrosinistra che rompa il circuito di clientele per ricostruire il filo della società dolente, che sprigioni energie di libertà”.
Vittoria Troisi pungola dove il nervo è scoperto, ma parte soft per poi arrivare al sodo: “Queste elezioni giungono in un momento eccezionale della vita delle persone. C’è voglia di far emergere parole nuove; parole delle decisioni dal basso. Parole che parlino di vita. Altrimenti l’economia muore. La mia è una scelta gioiosa con la consapevolezza di essere al centro del fiume. Abbiamo l’ultima occasione per giocare la partita”.

“La politica dei partiti è in crisi perché non si è data regole. Anche la democrazia rappresentativa è in crisi; spingono le differenze. Per questo bisogna inventarsi una democrazia feticcia. Interpreto la crisi come scelta, separazione, giudizio. E non come è stata intesa fino ad oggi: tagli ai diritti”.
Il messaggio è: “Basta fortini di partito”, si aprano le porte alla società.
E ancora: “Le tasse devono essere progressive; bisogna immaginare un altro modello di sviluppo. Perché se non c’è sviluppo i giovani resteranno al palo. La disoccupazione in Irpinia raggiunge il 57% ed è un dato che ci deve necessariamente far riflettere”.

Attacco a De Mita e company: “Le classi dirigenti negli anni ‘70 e ‘80 – da Nusco ad Avellino hanno messo su solo pachidermi inutili, dove ora almeno le mucche vanno a pascolare”.

Un modo per dire: Si guardi oltre. Si cambi mentalità. Si investa su un gruppo nuovo. Si punti non alla politica ma “alle politiche dei movimenti”.
Agricoltura, ambiente, diritti, sviluppo che leghi il Sud al Nord; cultura: sono i punti cardini di Troisi e company che lancia e rilancia frasi chiare e decise. “Perché il Comune non restituisce le strutture ai giovani? Così come ha fatto l’amministrazione di Benevento con il Mulino che è sul ponte Leproso?”.
“Consegni l’ex Eliseo alle cooperative dei giovani. Il Comune si faccia interprete di un atto di fiducia”.

La conclusione: “Sinistra è nuovo. Noi non ci acconciamo con il vecchio: penso all’Alta Irpinia. Liberiamoci da questa mentalità. Facciamo noi la storia”.

Fonte: Il Sannio Quotidiano (Teresa Lombardo)