D’Ercole tuona contro i primi cittadini del Pd

Il Consiglio di Amministrazione dell’Alto Calore, ha accolto la richiesta formulata dai sindaci del Partito Democratico, e ha dato il via libera per convocare l’assemblea dei soci che si terrà il prossimo 26 novembre presso la sede di Corso Europa.
La seduta è stata convocata per deliberare la sfiducia degli amministratori, come richiesto dai venticinque primi cittadini democratici. Non si è fatto attendere il commetto del numero dell’Acs, Franco D’Ercole che ha scritto in una nota sul proprio profilo di Facebook: “L’ipocrisia del Pd e, soprattutto, di qualche suo zelante rappresentante, è senza pudore: invoca il governo di salute pubblica in un’azienda risanata dai guai che lo stesso parito aveva prodotto, con il solo obbiettivo di avere qualche poltrona nel consiglio di amministrazione. Un bel passo avanti della politica (di centrosinistra)!”. Ma D’Ercole ha preferito anche chiarire alcuni aspetti dopo le accuse mosse da alcuni sindaci del Pd. “L’Alto Calore – dice ancora l’ex consigliere regionale – è in equilibrio di gestione, contrariamente a quando l’ho ereditata. Allora c’era uno squilibrio annuo di circa 4 – 5 milioni di euro. I costi di gestione sono stati drasticamente ridotti, nel primo semestre di quest’anno del 43%. Perhè non lo hanno fatto gli amministratori del PD?, si chiede il presidente”.
“Abbiamo quasi completamente escluso le imprese esterne – aggiunge – per i lavori di manutenzione, ottenendo che il servizio fosse reso dai nostri dipendenti. Con riduzione dei costi fino al 50%. Perchè non lo hanno fatto gli amministratori del PD?, si chiede retoricamente ancora l’esponente del Pdl.
“Non percepisco alcun compenso per la liquidazione dell’Alto Calore Patrimonio ed ho già dichiarato, al momento della nomina, che rinuncerò a qualsiasi compenso. I sindaci – conclude D’Ercole – farebbero bene ad informarsi prima di calunniare le persone!”