Strage bus sull’A-16 – il grido di giustizia dei familiari delle vittime

A distanza di 20 mesi la magistratura ancora non emette nessun verdetto su quel tragico 29 luglio. Il commento dei manifestanti: " Vogliamo giustizia, la rabbia ce la portiamo dentro ".

17690_10206070190303467_3047025286898407817_nAvellino – ” Noi incarcerati nel dolore da 20 mesi, i colpevoli ancora liberi “ , questo lo slogan dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della STRADA   A. I. F. V. S. Onlus, la quale stamane, con una piccola rappresentativa, si è riunita davanti al tribunale di Avellino in segno di protesta per rivendicare il triste destino dei loro figli o familiari strappati in malo modo alla vita, il quale agli occhi della giustizia è restato indifferente … e chi doveva essere punito latita ancora tra le scorribande di una magistratura sempre più indecente e precaria.

 

Una schiera di donne e uomini incatenati all’ingresso del Tribunale esibisce oltre a striscioni e slogan una moltitudine di croci di cartone ove su ognuna è posta la foto di un familiare defunto, una macabra raffigurazione ma incisiva e decisa per chi vuole rendere chiaro il messaggio soffocando il grido della ” giustizia “ nel silenzio delle catene e del ricordo dei propri cari.

11048701_10206070189663451_5258302180016815850_n

 

” Chiediamo giustizia per ciò che accadde nel tragico 29 luglio 2013 ove il pullman diretto a san Giugliano, precipitò dal viadotto dell’A 16 trascinando con se i nostri cari”. - queste le parole di una delle madri incatenate – . ” Ci sono indagati sul terribile avvenimento del viadotto ma 20 mesi di attesa sono troppi - continua – facciamo appello ai magistrati affinchè ci ascoltino e che prendano provvedimenti in modo da non lasciare questa barbarie impunita. Siamo incatenati pacificamente, la rabbia ce l’abbiamo dentro! “.

 

I manifestanti non intendono abbandonare il luogo in cui si trovano per le prossime ore e se occorrà resteranno anche per i prossimi giorni anche se c’è da pensare che forse il luogo non è adatto per tale modus operandi in quanto la giustizia non sembra essere di questo mondo. L’appello dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della STRADA deve essere un monito alla vita, la quale è un bene prezioso che va rispettato e tutelato! 

Source: www.irpinia24.it