Immigrati, Lisipo: “accoglienza o invasione?”

De Lieto: “assurdo il ‘servizio taxi’ nel mediterraneo”.

lisipo_ok1Roma – “Dalla Libia, spinti  da bande criminali e quasi sicuramente dall’ISIS, una massa, sempre più numerosa, di persone,  tantissime delle quali provenienti da Paesi  ancora non toccati dai sommovimenti che hanno investito l’Africa, partono dalle coste libiche, in direzione Italia. Siamo un Paese civile e solidale, ma, piaccia o meno, è necessario porre un freno a questi arrivi in massa, che  sono sempre più difficili da gestire”, così ha dichiarato il Presidente del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.), Antonio de Lieto.

“L’Italia, deve necessariamente mutare atteggiamento verso questa ‘invasione’, dal momento che  non è credibile che degli scafisti o  chicchessia, possano  sollecitare  l’intervento della nostra Marina, con una telefonata ed i nostri mezzi  vanno a prelevare i clandestini a poche decine di  chilometri dalle coste libiche: una sorta di servizio ‘taxi’ – ha continuato de Lieto - che  diventa un messaggio-calamita  per tutti coloro che vogliono comunque, quasi sempre per motivi economici, lasciare  il loro Paese. Accoglienza e solidarietà,  hanno sempre caratterizzato il nostro civile Paese, ma c’è da essere realistici, soprattutto in questo momento, con il pericolo  che fra questa massa di  migranti, si confondano terroristi, oltre a delinquenti, e con le enormi difficoltà che l’Italia ha, anche  a rispondere alle esigenze  di milioni di italiani”. 

“Tutto lascia prevedere che la massa di persone, proveniente da tutta l’Africa, presente  sulle coste libiche  e che spera di lasciare quel Paese, possa essere usata dall’ISIS  o chi per esso, come arma micidiale, per destabilizzare il nostro Paese: alcune fonti parlano di mezzo milione di  persone. Chi pratica il buonismo e la politica delle ‘porte aperte’ – ha concluso de Lieto - dovrebbe anche dire   con quali mezzi, l’Italia, da sola, può rispondere  alle esigenze di una massa crescente di  uomini, donne, bambini, provenienti da tanti Paesi del mondo: lavoro, scuola, sanità, casa ecc.. Siamo in grado di  assicurare  per oggi e per il futuro, a questo enorme numero di persone, l’essenziale?  Forse bisognerebbe pensare anche ai problemi sociali che un afflusso così massiccio, caotico e non programmato di  migranti, creerebbe al nostro Paese”.

Source: www.irpinia24.it