Quindici – Garanzia Giovani, Rubinaccio replica a Russo
Duro attacco del coordinatore del Mir verso l'ex presidente del consiglio comunale di Quindici
Quindici – “Mi tocca rispondere ad un naufrago dell’ultima ora, un certo Sebastiano Russo, nemo profeta in patria. Infatti leggendo le sue dichiarazioni mi viene da pensare che se Caligola chiamò a presiedere il Senato al suo cavallo, oggi, a pochi giorni dal Carnevale, una festa così sentita con caroselli e maschere, ognuno sceglie la propria maschera da indossare, per Russo sarebbe molto attagliata quella di Pulcinella, politicamente parlando“. Si apre così la nota di Giuseppe Rubinaccio, il coordinatore del Mir chiamato in causa dalle dichiarazioni dell’ex presidente del consiglio comunale di Quindici Sebastiano Russo in merito alla vicenda di «Garanzia Giovani».
“Del resto Russo è stato uno dei Barabba dell’amministrazione Santaniello, la mattina dichiarava di portare fino alla fine il proprio mandato così come stabilito dai cittadini e la sera, periodo propizio per chi deve tramare, firmava l’atto di sfiducia, pratica bene e razzola male, affondando la nave come Schettino. Devo, mio malgrado, nonostante non sia una mia abitudine, relazionarmi con personaggi di siffatto genere, chiarendo l’intero percorso necessario all’approvazione del progetto denominato «Garanzia Giovani», che darà la possibilità a dodici giovani quindicesi di lavorare per il proprio comune. Un impegno spassionato il mio, senza nessun tornaconto, cosa difficile da comprendere per il Russo. Anche perché - continua - mettendo in campo la politica, quella che si adopera per il territorio e che ha consentito di organizzare un incontro tecnico all’amministrazione Santaniello con lo staff dell’assessore Severino Nappi, in particolare la dottoressa Carmen Avitabile e lo stesso assessore regionale Nappi. Anche perché ho sempre ritenuto che la politica sia impegno quotidiano, passione civile, bene comune, sentimento per la propria terra, quello che sono fiero di portare nella mia azione quotidiana“.
E inizia poi l’affondo verso Russo: “Di certo non sono e non sarò mai inconcludente nè scarso di idee e pensieri come l’ex presidente del consiglio comunale, ritenendomi, permttetemi che lo dica, capace di dare risposte ai bisogni dei cittadini. Devo innanzitutto precisare che il progetto era inizialmente di 12 persone, mentre l’approvazione riguarda solo 6 figure: a tal proposito è già partito il mio impegno per integrare l’approvazione con le rimanenti sei figure: infatti ho già avuto contatti con lo staff dell’assessore Severino Nappi che ha già dato ampie rassicurazioni sulla possibilità di un’integrazione. Come vede il sig.Russo, che non conosce l’argomento di cui parla, il nostro impegno non è finito, anzi, continua perché con la mia coscienza rispondo solo ai cittadini. Preciso inoltre le modalità che hanno permesso la presentazione del progetto: l’avvocato Dalia, contattato dal sindaco tramite l’avvocato Sperandeo ha redatto il progetto tramite la posta elettronica del Comune di Quindici nel mese di dicembre 2014 (ecco il perché della terza approvazione)”
“Questo - conclude – solo per chiarimenti su un impegno come altri e molteplici che hanno riguardato l’intero percorso amministrativo: non si dimentichi l’assessore Cosenza a Quindici per la problematica legata ai buoni frana ed il reperimento dei fondi dimenticati; non si dimentichi l’interessamento della Comunità Montana per l’intero territorio di Quindici ed in particolare per le due frazioni Beato e Bosagro per le quali lui non ha mai fatto niente, non si dimentichi l’intervento della Provincia, tramite l’assessore Generoso Cusano ed altri innumerevoli interventi che hanno portato aiuto alla popolazione. Questo solo per spirito di chiarimento, ma forse Russo è ancora dispiaciuto e non si è mai ripreso per la sconfitta alle primarie del Pd“.