Emergenza immigrati – Settimana prossima nuovo tavolo in Prefettura
Molte le questioni presentate al Prefetto. Entro settimana prossima la convocazione del nuovo tavolo permanente alla presenza dei sindaci
Avellino -Un nuovo tavolo in Prefettura da convocare entro la settimana prossima per discutere nuovamente sull’emergenza immigrati che si sta complicando sempre più.
Questo quanto ottenuto stamane dalla Cgil al termine del sit-in sotto la Prefettura di Avellino di questa mattina.
“La Prefettura – ha spiegato il segretario generale Vincenzo Petruzziello a margine dell’incontro – ha dato la massima disponibilità per la convocazione del tavolo per discutere delle decisioni da prendere in riferimento alle problematiche mosse sia da parte nostra che rilevate dallo stesso Prefetto che si è impegnato ad intensificare le verifiche ed i controlli presso le strutture presenti sul territorio provinciale oltre che convocare un incontro con il presidente dell’Air per gestire la questione trasporti di questi ragazzi e con il provveditore Rosa Grano sulla possibilità di attuare corsi di italiano per immigrati finanziati dal Ministero”.
Intanto, anche la Chiesa si sta rendendo disponibile per rispondere all’emergenza mettendo a disposizione alcune strutture: “Abbiamo il dovere di ospitare al meglio questi profughi -ha dichiarato Don Vitaliano Della Sala presente per dan man forte alla protesta - e la Prefettura deve controllare che i soldi a disposizione vengano spesi bene e che le cooperative trattino bene i ragazzi che sono scappati da situazioni di morte. Ed è in questa direzione che la Chiesa deve convergere nuovamente attraverso l’apertura delle sue strutture, oramai abbandonate, e ci sta riuscendo dando segnali positivi come questi”.
Numerosi i problemi che i ragazzi presenti al sit-in hanno lamentato a partire dalla mancata erogazione del ticket money da più di tre mesi alla mancanza di beni di prima necessità come un vestiario adeguato per la stagione in corso o asciugamani, dentifricio, shampoo, sapone per un’adeguata igiene personale, fino ad arrivare ai problemi di integrazione sociale a causa della mancanza di opportune lezioni di italiano o alla mancanza, ancora, di documenti e di cure sanitarie.
“Queste persone ormai sono state dìmenticate da tutti -ha proseguito il segretario Petruzziello -e la nostra preoccupazione è che senza il controllo questa emergenza diventa solo business perchè attualmente alcune cooperative che hanno preso l’appalto non danno indumenti e da settembre non erogano i ticket”.
Ma la situazione al di fuori della provincia non è destinata a cambiare: “In Campania – sottolinea infine Jamal Quaddorah responsabile Cgil Immigrazione Campania-sono circa 3500 i rifugiati presenti e dislocati in 44 centri. E’ necessario che i sindaci vengano coinvolti nelle politiche di integrazione di questi ragazzi per non lasciarli emarginati alla società e trovare le giuste soluzioni per poter includere i ragazzi”.