Pd – Ciarcia: “Sarno faccia venire la Finanza a controllare il bilancio”

Il tesoriere del partito democratico irpino si difende dalle accuse mossegli da Silvio Sarno, alla riunione della dirigenza provinciale, sulla scarsa trasparenza contabile

michelangelo ciarcia e carmine de blasioAvellino – “Non sono espressione di una maggioranza, ma dell’assemblea che mi ha eletto. Intervengo per deifendere la mia persona. Non sono al servizio di De Blasio, De Luca e Venezia. Sono nato nel 1956 e ho 40 anni di esperienza associativa. Infatti sono stato a Venticano presidente della Pro Loco e per 10 anni vicesindaco e per altri 10 sindaco. Quando fu commissariato, sono stato segretario amministrativo del Partito Popolare con i professori Minichiello, De Luca e Frongillo. Inoltre segretario amministrativo sia della Margherita sia del Pd guidato dalla Lengua”, ha dichiarato Michelangelo Ciarcia, tesoriere del partito democratico provinciale.

“Ho fatto il sindaco senza andare mai in Procura. Faccio da 30 anni il commercialista e sono un imprenditore di riferimento in provincia. E, scusate la modestia, sono un manager di qualità (mi chiamano anche come amministratore delegato) - ha continuato a difendere la sua posizione Ciarcia - se il nodo sono le primarie regionali non mi si infanghi perché non mi candido”.

“Il bilancio del Pd è trasparente. Quello del 2013 non è stato ancora approvato e lo statuto dice che il bilancio non va pubblicato in bozza. Però ho messo ha disposizione le voci di entrata e di uscita - ha detto Ciarcia con pagamenti, fatture, bonifici bancari del partito sul tavolo - i contributi dei tesserati devono transitare su un conto nazionale del Monte dei Paschi di Siena con a riferimento provinciale persona fisica (il tesoriere). Tutti hanno pagato. I partiti rispettano il codice civile delle associazioni politiche. Il 7 e 70 si presenta per i dipendenti. Non abbiamo ricevuto contributi pubblici”.

Quindi Ciarcia ha sottolineato: “mai nessuno è venuto a guardare nelle carte perché vogliono fare solo rumore. Auspico che la Finanza venga a controllare perché la persona onesta non viene creduta in un mondo di corruzione. Silvio Sarno faccia venire la Finanza a Venticano”.

Poi Ciarcia ha chiarito: “i circoli non sono strutturati adeguatamente sul territorio, svolgono attività politica, ma non hanno sempre la sede. Nel 2013 il Pd ha incassato 252 mila euro. Dei 15 € degli iscritti 8 restano ai circoli, 2 al segretario nazionale e 5 all’attività amministrativa. Questa sede di via Tagliamento è una fondazione del vecchio partito popolare, non è una sede del Pd. Dall’anno prossimo bisognerà pagare un fitto qui. Il comitato di tesoreria è previsto dallo statuto nazionale (8 membri) e regionale (5 membri). A livello provinciale però non è previsto. Le altre 4 province campane non sanno da dove cominciare: in regione quando ho chiamato non sapevano come nominare il comitato. Neppure a Roma mi hanno risposto dall’ufficio di tesoreria. Siamo un partito di litigiosi perciò se lo nomina De Blasio oppure io possono criticarci. Perciò attendiamo chiarimenti da Roma”.

“Ci sono periodi alti e bassi - ha concluso Ciarcia - quando non ci sono fondi vado in banca e chiedo fidi altrimenti non si farebbero manifestazioni pubbliche. Dopo essere stato disponibile e serio mi devo sentire infangato paragonato a Lusi. Trovatevi un altro tesoriere dovrei dire? No, non sono un vigliacco, non sfuggo. I problemi sono di carattere politico, non economico”.

C’è stato anche un intervento del segretario Carmine De Blasio: “non è mai accaduto ciò che abbiamo fatto oggi. Si è toccata l’indecenza. Noi dobbiamo difendere il Pd, io non devo difendermi da nulla né scaricare ad altri responsabilità. Può passare la frustrazione, gli insulti, le parolacce ricevute nella vita: ognuno si rappresenta come vuole… Ma è assoluta gravità dire che De Blasio e Ciarcia usano i fondi del partito a proprio piacimento. Non si getta un sasso nello stagno senza un elemento o un dubbio. Bisogna difendere gli iscritti e non infangarli ulteriormente nel contesto di Mafia Capitale. Invece di parlare di tavoli di confronto, di idealità, di territori si è preferito disgustare ulteriormente. Se si dice o legge sui giornali odio, allora si può chiudere il partito perché non serve. Ma sul territorio il partito è passione. Ciarcia è stato disponibile con tutti, anche se io non lo sono. Domenica ci sarà l’assemblea nazionale del partito e quindi anche al centro le primarie in Campania. Il minimo che dovrebbe fare un partito è iniziative settimanali (come facciamo), il resto non è normalità”. 

Source: www.irpinia24.it