Alluvione Genova – Paternostro (SCSD) “Natura non rispettata”

scsdIl triste spettacolo che offre la città di Genova ed il suo entroterra, dopo  il disastro dei giorni scorsi,  da l’immagine di una città in ginocchio che rivive un dramma, già  conosciuto  nel 2011 ed in occasioni precedenti.  Questa tragedia è figlia dell’incuria, di lavori non fatti, di  scarsa cura del territorio ecc.. Una economia sconquassata dagli eventi. Così ha dichiarato il Segretario Nazionale del Sindacato Comparto Sicurezza e Difesa (SCSD) Anna Paternostro. Troppo è stato distrutto in poche ore. Il lavoro di una vita, i sacrifici, le speranze. Tutto è stato spazzato via – ha continuato Paternostri – Tanti sono i cittadini genovesi che  si sono sentiti soli, abbandonati, anche in questa occasione e forse c’è da chiedersi, non per spirito polemico: come mai l’Esercito non è intervenuto immediatamente? Un Paese, soprattutto un grande Paese come l’Italia che, nonostante la crisi, rimane la quinta potenza industriale del mondo, deve essere pronta a tutte le emergenze, deve essere vicina ai suoi cittadini, con immediatezza, in tutte le circostanze. Ora, certamente, non è tempo delle polemiche, ma è il momento di rimboccarsi le maniche e salvare il salvabile. Il SCSD – ha rimarcato Paternostro – chiede aiuti rapidi e concreti  per  i cittadini  duramente colpiti dall’alluvione. Lo Stato deve garantire  un  aiuto  economico  per  i titolari di attività commerciali, agricole, artigianali  o di altra natura,  la cui attività è stata danneggiata o distrutta. L’alluvione di Genova,  ha posto in evidenza  le conseguenze dello scempio che, troppe volte, viene fatto del nostro territorio: nessuna  o scarsa  pulizia per fiumi e carsi d’acqua in genere, cementificazione  “selvaggia”, disboscamento ecc.. E’ necessario – ha concluso Paternostro – maggior rispetto e cura del   territorio e pene esemplari per chi ne fa scempio.