L’Avellino lotta anche in10, Spezia fallisce un rigore … Gomis eroe allo scadere
Avellino – Dalla corsa di Arrighini al cuore di Castaldo, passando per un Zito improponibile ed una difesa che continua ad avere amnesie … questo è il ritratto dell’Avellino. Accesa a tratti la squadra di Rastelli riesce anche a creare ma non finalizza e qui si vede la mancanza di un vero rapace del gol, cosa che era Galabinov l’anno scorso. Forse il pari sta stretto ma ormai il particolare che l’Avellino trovi difficoltà a segnare non fa notizia, bisogna trovare una soluzione altrimenti il campionato sarà durissimo!
LE SCELTE. Fedele al suo credo il tecnico di Scafati non varia il modulo da lui prediletto: 3-5-2. Regoli rileva il confuso Bittante e D’Angelo fa rifiatare Arini con Kone che abbandona il ruolo di mezz’ala e va al centro a fare il play. Davanti solito tandem Castaldo-Arrighini. In opposizione ai Lupi, mister Bjelica si presenta in terra irpina con un 4-4-2 sostenuto dal tandem Culina-Ardemagni, quest ultimo oggetto di desiderio dei Lupi nel mercato estivo.
ZITO GIU’- REGOLI SU. Ritmi blandi ma con un Avellino a tratti propositivo. Arrighini ci prova più volte ma viene murato da Chichizola, stessa sorte ha D’Angelo, il quale viene pescato da una palla geniale di Regoli, indubbiamente il migliore dei Lupi,ma l’estremo difensore ospite fa gli straordinari. Nota stonata è la prestazione di Zito, mai in partita, che da il via alle scorribande dello Spezia sulla fascia sinistra, in quanto l’ex-Ternana fa fatica anche a difendere.
CHECHIZOLA SHOW. L’Avellino non ci sta e si affida al suo uomo migliore: Castaldo, il quale pur seminando il panico tra i difensori avversari (46’) non trova la gioia del gol perché la sua conclusione viene deviata in corner da De Col. Sugli sviluppi del corner Ely incorna in modo perfetto ma Chechizola, in giornata straordinaria, vola e nega, ancora una volta, la gioia del gol ai padroni di casa.
DEJA VU. Ripresa incandescente con un Avellino volto all’attacco. Schiavon dall distanza (48’) scalda i guanti di Chichizola e Zito cerca di entrare in partita pennellando al centro dei cross, finalmente, decenti.
La difesa però non è sveglia come l’attacco, ed infatti su un traversone di Catellani (55’) Ely, già ammonito, fa la frittata stendendo Ardemagni in area beccandosi un rosso e regalando un penalty allo Spezia. Dagli 11m va lo stesso Ardemagni, ma come già successo a Cittadella, il centravanti fallisce sparando alto sopra la traversa.
EROE GOMIS. L’Avellino, nonostante l’inferiorità numerica, continua a cercare la rete del vantaggio e lo Spezia intelligentemente aspetta il momento giusto per partire in contropiede. Bjelica manda in campo Madonna ed Ebagua per l’assalto finale ed infatti è proprio la loro combinzione che fa salire Gomis, allo scadere, sul gradino più alto del podio respingendo una conclusione ravvicinata del numero 2 ospite.
Finisce così. Premiato l’impegno e la volontà di lottare fino alla fine, pur essendo in inferiorità numerica, ma la manovra irpina è molto prevedibile ed in difesa le amnesie continuano. Un punto è meglio di niente se si vuol guardare il bicchiere mezzo pieno ma c’è bisogno di una svolta considerando che prossimamamente i Lupi saranno attesi da due trasferte consecutive nel giro di sette giorni.
di Michael Mambri