Paternopoli – Stretta di Mano dopo la seduta consiliare: “Coraggio, il meglio è passato”
Paternopoli – “Nella seduta consiliare del 7 agosto scorso, il gruppo di minoranza “Stretta di mano-Uniti per Paternopoli” ha votato contro alcuni argomenti posti all’ordine del giorno contestando duramente il Regolamento IUC, le tariffe e le aliquote Tari, Tasi ed Imu, il Bilancio di previsione 2014.
Il nostro voto - prosegue la nota - contrario sul Regolamento IUC, sulle aliquote Imu e Tasi e sulle tariffe Tari, era inevitabile per diverse ragioni. Innanzitutto, il Regolamento presentatoci è stato scopiazzato e non tiene conto delle specificità sociali ed economiche di Paternopoli. E’ la replica, pari pari, di quello di un Comune limitrofo. Anche gli errori e gli orrori sono identici. Per quanto riguarda il merito delle tariffe e delle aliquote siamo contrari perché le riteniamo troppo alte. L’Imu sulla seconda abitazione, sulle aree edificabili, e sui fabbricati produttivi di categoria D è stata portata all’8,1 per mille, e la cosa ci sembra francamente eccessiva. Le tariffe della Tari e della Tasi, ancorchè troppo alte, sono comunque incongrue rispetto alle previsioni di entrata appostate nel Bilancio.
SUL BILANCIO: Nel Bilancio 2014 del Comune di Paternopoli diminuiscono le entrate virtuose, quelle derivanti dalla lotta all’evasione, all’abusivismo e alle violazioni dei Regolamenti, e aumentano le entrate vessatorie nei confronti dei cittadini, soprattutto quelli onesti, quali tasse e tributi comunali ( Tasi, Tari ed Imu).
Negli ultimi tre anni la mia Amministrazione non ha acceso alcun mutuo e i residui accertati negli anni scorsi sono tutti certi ed esigibili: per incassarli serve solo volontà politica e capacità amministrativa, qualità che di questi tempi scarseggiano sul Comune di Paternopoli.
Sul fronte delle spese vengono incrementate le spese correnti, ben 55.888 euro in più, ed in particolare quelle per gli organi istituzionali, per il personale e per le prestazioni di servizio.
Tutto si può dire del Bilancio di previsione per l’anno 2014, approvato con i soli voti della maggioranza, tranne che sia stato scritto con l’inchiostro dell’intelligenza politica. Dirette conseguenze di tale vulnus sono uno strumento contabile di basso profilo amministrativo, una programmazione economico-finanziaria priva di contenuti innovativi, che non esula dall’ordinaria amministrazione del quotidiano, ed una politica tributaria di basso profilo etico.
Manca una visione di alto profilo amministrativo in grado di creare opportunità di crescita civile, di giustizia sociale e di rispetto delle regole. In assenza di una programmazione seria e ben articolata la gestione del nostro Comune vivrà alla giornata, senza scrutare l’orizzonte ma navigando a vista. Nel documento contabile mancano anche gli elementi che potevano favorire una visione etica alta, al fine di combattere i privilegi e l’elusione dei doveri civici. Questo strumento contabile, pertanto, è completamente privo di una visione finanziaria complessiva finalizzata al perseguimento di nobili obiettivi
Dall’analisi approfondita dello strumento contabile, infatti, emerge l’assoluta indifferenza dell’Amministrazione nei confronti di tre gravi emergenze: giustizia sociale ( lotta all’ evasione-elusione dei tributi comunali), legalità e rispetto delle regole ( lotta all’abusivismo edilizio ed altro ancora), inquinamento ambientale ( lotta contro le discariche ed impegno per tutelare l’integrità del territorio ). Il sociale, poi, addirittura non è pervenuto.
Nel settore investimenti per adesso l’Amministrazione in carica campa di rendita, avvalendosi dei meriti acquisti dalla precedente Amministrazione “Stretta di Mano – Uniti per Paternopoli” con importanti progetti messi in cantiere o avviati a finanziato dalla Regione. Basti pensare ai lavori per la riqualificazione delle aree dei prefabbricati post sisma, alla costruzione della struttura logistica per il carnevale, al recupero e riqualificazione di alcuni edifici comunali e di piazzetta Rua delle Rose, alla riqualificazione e ristrutturazione delle fontane storiche, alla realizzazione del PIP.
Per il resto immobilità totale.
Insomma – conclude la nota – possiamo tranquillamente chiudere parafrasando Ennio Flaiano: “Coraggio, il meglio è passato”.