Caso Zampetti, il deposito del referto autoptico slitta a metà marzo
E’ slittato di 15 giorni il deposito dell’esito dell’esame autoptico eseguito sul corpo di Vittorio Zampetti, il giovane apprendista meccanico di Santa Paolina morto durante una lite (o una rissa?) con un 26enne del posto.
Il medico legale ha chiesto all’Autorità giudiziaria una proroga del termine precedentemente fissato in 90 giorni. Dall’esito dell’esame dovrebbero emergere con maggiore chiarezza le cause del decesso del 19enne che, stando alle prime indiscrezioni emerse subito dopo l’esecuzione dell’autopsia, sarebbero da imputare ai colpi ricevuti durante la colluttazione.
La lite ebbe luogo la notte tra il primo e il 2 novembre 2012, nello spazio antistante un circolo privato, per motivi che sono ancora in fase di accertamento. I carabinieri del Comando di Mirabella Eclano, in seguito alle prime indagini, deferirono il 26enne con il quale Vittorio era venuto alle mani. Molti i testimoni ascoltati dai militari al comando del Capitano Leonardo Madaro. Dalle deposizioni sarebbero emerse, tuttavia, evidenti contraddizioni, stigmatizzate dagli inquirenti, e per effetto delle quali si potrebbero aprire ulteriori procedimenti penali per falsa testimonianza o favoreggiamento.
La morte così prematura di Vittorio Zampetti ha avuto non poche conseguenze nel piccolo comune dell’hinterland avellinese: l’Amministrazione comunale dispose, infatti, l’immediata chiusura del circolo privato e proclamò un giorno di lutto cittadino. Grande sconcerto si registrò nei giorni seguenti tra la popolazione del piccolo comune irpino che ancora oggi si chiede cosa sia veramente accaduto la notte di Ognissanti e a chi debbano essere imputate le responsabilità per la morte di Vittorio Zampetti.