Tares – L’Assoservizi gestirà le istanze. Circa 1500 le cartelle errate

spagnuolo taresAvellino – Sarà l’Assoservizi s.r.l., società a supporto della pubblica amministrazione specializzata nella fornitura di servizi ad alto contenuto professionale nei settori dei tributi locali, della gestione ed inventariazione dei beni di proprietà, della consulenza legale, tecnica e contabile, ad affiancare il comune nel disbrigo delle pratiche relative alla Tares.

La società, che già detiene il servizio di accertamento e riscossione dell’imposta comunale sulla pubblicità e dei diritti sulle pubbliche affissioni e tassa occupazione spazi ed aree pubbliche (TOSAP) nonché la riscossione degli affitti degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, già da domani sarà operativa ad accogliere le istanze dei cittadini sia in riferimento agli sgravi del 40% per i cittadini residenti ad una distanza di oltre 600 metri dal cassonetto, sia per cartelle che recano errori materiali.

Gli utenti interessati potranno rivolgersi agli sportelli dell’Assoservizi in via Salvatore Moccia, 2 ad Avellino tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalla 9.30 alle 12.30 e il martedì e il giovedì dalle 15.30 alle 17.30.

Il termine per presentare le istanze, così come deciso nella penultima seduta di consiglio comunale, è fissato per il 31 marzo ma l’assessore alla programmazione economica, bilancio e fiscalità, Angelina Spagnuolo, fa sapere che si sarà un periodo di tolleranza nella presentazione delle istanze di massimo 15 giorni.

Le istanze pervenute all’azienda verranno inoltrate all’ufficio ambiente che disponendo di una mappatura intera della città potrà verificare se il cittadino, che ha presentato istanza di modifica, possa usufruire o meno dello sgravio, nel caso in cui il parere dell’ufficio sia positivo gli incartamenti passeranno all’ufficio tributi che procederà al nuovo calcolo della tassa. Le istanze possono essere presentate anche da chi ha riscontrato anomalie ma ha già proceduto al pagamento della tassa pretendendo un controllo della cartella al fine di ottenere un rimborso.

I costi di questo connubio tra comune e società Assoservizi sono fissati dalla trattenuta di una percentuale del 35% da parte dell’azienda sull’importo riscosso.

“L’impegno dell’Assoservizi si è reso necessario al fine di dare una risposta concreta ed immediata ai cittadini – spiega la Spagnuolo -  E’ mia intenzione trovare risposte che creino sinergie ed organizzazione per rendere il mio settore più efficiente.  Nel momento in cui mi sono resa conto della diffusione dell’errore ho cercato di trovare risposte adeguate cogliendo l’opportunità di una società già pronta a rispondere e ci è sembrata la cosa da fare. Nel frattempo prevediamo di riuscire a coprire la lacuna del disservizio che è emersa da un inadeguato controllo sull’evasione e quindi l’evasione coprirà i costi di tutte le risposte del cittadino. Ovviamente avremo qualcosa in più“.

Secondo i calcoli dell’ufficio tributi, infatti, sono 1500 le cartelle esattoriali errate su un totale di 25mila cartelle. Errori pari al 5% del totale. Questo errore causerà alle casse comunali una perdita pari ad un milione di euro che si spera di recuperare attraverso una lotta all’evasione. “Nel caso in cui venga riscontrato un caso di evasione - dichiara l’ufficio tributi - all’evasore verrà inflitta una sanzione pari al 100% dell’imposta da versare”. Anche in questo caso, la gestione della lotta all’evasione sarà affidata, per un anno dall’Assoservizi che procederà al controllo degli avvenuti pagamenti da parte dei cittadini che hanno presentato domanda di rettifica.

Nel frattempo il comune invita tutti i cittadini che devono avere il nuovo calcolo della Tares a pagare comunque la prima rata in quanto anche nel caso in cui l’istanza presentata venga accolta il cittadino è tenuto comunque a versare un terzo dell’imposta: “Ci siamo dati come tempo massimo per rispondere alle istanze i 60 giorni di tempo che intercorrono dal pagamento della prima rata al saldo dell’imposta – precisa l’ufficio tributi – termine massimo prima che Equitalia possa agire”.

Stando a quanto dichiarato, dunque, entro fine aprile i cittadini dovrebbero ottenere risposte in merito alle istanze presentate.