Operatori ex Consorzio A4 – “Desiderosi di conoscere le ragioni di tanto accanimento contro di noi”
Riceviamo dagli operatori dell’ex Consorzio A4 il seguente comunicato, dove descrivono la loro attuale condizione lavorativa:
“La guerra “incivile” politica che ha colpito l’ex Consorzio A4 ha lasciato morti e feriti sul campo tra i cittadini, privi di servizi, e gli operatori che, tra non molto, diventeranno utenti anch’essi.
Se la legge disciplinante l’assunzione del personale del nuovo Ambito coniugata con la giusta dose di buon senso e di ragionevolezza fosse stata adoperata, per tempo, avrebbe potuto garantire sia i servizi che i posti di lavoro.
Ora – continuano – analizziamo il problema: noi eravamo operatori del Consorzio A4 che erogava molteplici servizi di buona qualità sul territorio. Il primo gennaio 2014, al risveglio, abbiamo realizzato di non avere più il lavoro. Di quali gravi colpe ci siamo macchiati per meritare questa punizione? Abbiamo solo dedicato l’ultimo decennio della nostra vita, con abnegazione, alle fasce deboli della popolazione per garantirgli l’accesso ai servizi sociali, indipendentemente dalla loro appartenenza, al paese più piccolo o al più grande, (Petruro Irpino o Cervinara poco importava!!!)
Alla fine, dopo tante vicissitudini politiche, arriva qualcuno -il Commissario ad acta, nella persona del dott. Armando Masucci- che, con fare deciso, cerca di salvaguardare capri e cavoli (ovverosia leggi, servizi ed operatori) e a tal fine, si preoccupa di individuare un valido punto per ripartire, redigendo, in pochissimo tempo, la Convenzione ex art. 30 del TUEL 267/00 che presenta ai 16 Comuni per l’approvazione.
Apriti cielo!!! La guerra mediatica si acuisce e le accuse contro chi, con tanto impegno, cerca di delineare un nuovo percorso per porre fine ai danni causati dagli errori del passato, cercando di limitare al minimo le macerie, “diluviano” .
Dei sedici Comuni, tre (Avellino, Altavilla I. e Pratola Serra) non hanno dato parere favorevole alla suddetta proposta.
A questo punto la domanda nasce spontanea: qual è l’alternativa che questi gentili dissidenti propongono per ripristinare i servizi e per salvaguardare noi lavoratori visto che, per ben un anno e mezzo, non sono riusciti a prospettare una valida soluzione?! Forse, all’ improvviso hanno avuto la giusta illuminazione?!
Siamo, quindi, desiderosi di conoscere le ragioni di tanto accanimento contro di noi soprattutto da parte di chi non fa altro che ripetere che ha a cuore la nostra tutela. Ci piacerebbe, pertanto, sapere in che modo intende salvaguardarci???”