Avellino - Nove persone coinvolte nell’inchiesta, di cui tre sono state raggiunte dall’ordinanza di custodia in prigione, due agli arresti domiciliari, un altro ha ricevuto l’obbligo di dimora e, infine, non è stata accettata la richiesta del pm di condannarli ai domiciliari in quanto le prove a loro carico non sono sufficienti.

Tra gli elementi a loro carico il sequestro di un ingente quantitativo di droga nel garage di uno degli arrestati, fatto risalente a dicembre del 2011); furono scoperti e sequestrati 42 grammi di cocaina e un elenco di persone e cifre accanto a ogni nome. Col tempo i carabinieri sono riusciti a scoprire il giro di spaccio ad Avellino, grazie anche alle intercettazioni telefoniche che, a causa delle telefonate poco chiare, hanno dato non pochi problemi agli investigatori.

Il linguaggio utilizzato dalla banda, infatti, era spesso criptato. Molti degli scambi concordati con i “clienti” venivano fatti anche su facebook, dove gli acquirenti hanno poi gli spacciatori. Si attendono in queste ore gli interrogatori.

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