Udc, De Mita: “Il riordino istituzionale deve partire dalle autonomie locali”
Giuseppe De Mita, candidato alla Camera dei Deputati nel collegio Campania 2 per la lista dell’Unione di Centro, ha tenuto questa mattina incontri a Montoro Inferiore e a Solofra.
Presso il centro sociale di Montoro Inferiore, nel corso di un incontro promosso dall’Unione di Centro di Montoro Inferiore e Montoro Superiore, sono intervenuti Carmine Citro, coordinatore dell’Unione di Centro di Montoro Inferiore, Salvatore Carratù, sindaco di Montoro Inferiore ed il consigliere regionale Pietro Foglia.
A Solofra, presso la sala Santa Chiara, sono intervenuti il coordinatore cittadino dell’Unione di Centro, Napoleone Didonato, e la candidata al Senato, Eliana Visone. Le conclusioni sono state affidate al presidente Ciriaco De Mita.
“In questa campagna elettorale – ha dichiarato Giuseppe De Mita – dobbiamo provare a fare lo sforzo di ricomporre un’alleanza con le persone. Il nostro problema oggi non è la governabilità e chi evoca il voto utile drammatizza una difficoltà ma senza comprenderla. Il problema non è far vincere qualcuno e dargli il comando, il punto vero è recuperare la rappresentanza e cioè una relazione con le comunità. Il punto di partenza è provare a ricostruire un’alleanza con le persone, a partire dalla campagna elettorale, stabilendo una modalità di recupero del dialogo. Abbiamo scelto di fare una campagna elettorale con questa modalità, recuperando le persone alla disponibilità del dialogo e non solo al comportamento elettorale”.
“Questo obiettivo – ha continuato De Mita – impegna tutti sulla stessa linea di trincea, a prescindere dalla funzione che si svolge. Approfitterei, anche in questa realtà, della circostanza secondo la quale si sta determinando una convergenza inconsapevole tra le persone, c’è una voglia di ritrovarsi. Non disperdiamola. Stanno perciò sullo stesso terreno questa campagna elettorale, questa esigenza di ricomporre le comunità, con il percorso di unificazione delle due Montoro che avete avviato”.
“Sotto traccia – ha continuato Giuseppe De Mita – si riflette sul fatto che se non si sta insieme non c’è futuro. D’altronde la crisi che viviamo non è solo economica, ma è l’evidenza di un ciclo che ha alimentato l’individualismo che ha portato le persone in una condizione di disperazione solitaria. Il punto di ripresa è comprendere che, se il vero nodo è affrontare il problema delle comunità, il riordino istituzionale deve fare perno sulle autonomie locali. Lo Stato deve trasferire risorse e competenze al livello più prossimo al cittadino, dando la responsabilità della spesa a chi sta sul territorio”.
“Siamo in una fase di passaggio – ha così concluso De Mita nel corso del suo intervento di Solofra – serve l’impegno di tutti a favorire che la condizione nuova si affermi quanto prima. Questo ultimo scorcio di campagna elettorale va utilizzato per parlare con le persone, per recuperare il dialogo. Giocare con la banalità del voto utile significa correre il rischio di andare a determinare una nuova implosione del sistema politico, come accaduto dal 2008 ad oggi. Dopo il voto si aprirà una fase complicata con la necessità di avanzare una ipotesi di riconciliazione all’interno del Paese. Per governare sarà imprescindibile ricomporre la rappresentanza in una dimensione di nuovo credibilità della politica”.