“Il sogno di Bisanzio” di Carla Castaldo
La presentazione del volume con un saggio critico di Paolo Levi
«Il sogno di Bisanzio», il ciclo artistico di Carla Castaldo, sarà al centro della presentazione del volume a esso dedicato — che contiene anche un saggio critico di Paolo Levi — in programma venerdì 21 novembre alle ore 17:30 presso la Libreria Feltrinelli di via dei Greci, a Napoli. L’opera di Castaldo, analizzata da Levi nel volume pubblicato da Editoriale Giorgio Mondadori, rappresenta uno dei percorsi pittorici più intensi e meditati degli ultimi anni. L’ingresso è libero.
A moderare l’incontro sarà la filosofa Esther Basile. Interverranno, insieme all’artista, Paolo Levi in una video-intervista esclusiva, Luigi Caramiello, docente di sociologia dell’arte e della letteratura all’Università Federico II di Napoli, Ugo Leone, già docente di politica dell’ambiente, e Michelangelo Russo, docente di progettazione urbanistica.
Fulcro del saggio è il ciclo Il sogno di Bisanzio, costituito da ventotto opere realizzate tra il 2022 e il 2024, affiancate da disegni preparatori e riflessioni dell’autrice. In questo corpus, Castaldo rielabora la grande tradizione iconografica bizantina, coniugando una profonda tensione spirituale con una ricerca formale che affonda nelle radici della memoria cristiano-orientale. Secondo Levi, che definisce queste opere «di assoluta compiutezza e di alta levatura culturale», esse documentano «una silenziosa resurrezione» dell’arte contemporanea e un ritorno alla luce delle origini: «La morte dell’arte è vera o è stata solo apparente? Temo che sia vera. Tuttavia, in Napoli, è percepibile una silenziosa resurrezione, documentata dai dipinti su tavola di Carla Castaldo».
Il critico evidenzia come l’artista attinga alla storia di Costantinopoli e alla sua iconografia sacra — immagini essenziali di Cristo e della Vergine, semplici eppure splendentemente dorate — trasformandole in una preghiera visiva rivolta al presente: «Questa antica solarità […] ha nutrito il Sogno di Carla Castaldo; al Cristo di Bisanzio, con la sua pittura, è come se rivolgesse una continua preghiera di speranza per una nuova resurrezione umana e per la pace». Le ventotto opere, presentate nel volume, testimoniano una ricerca che unisce contemplazione e rigore, spiritualità e materia, luce e silenzio.
Il libro si arricchisce inoltre di uno stralcio dedicato ai “giusti”, ispirato al Talmud e alle parole di Jorge Luis Borges, che approfondisce il tema della responsabilità individuale nel custodire la speranza, un tratto che attraversa da sempre l’impegno artistico e umano di Castaldo.
La presentazione alla Feltrinelli offrirà un’occasione privilegiata per avvicinarsi a un ciclo che, attraverso la lettura critica di Paolo Levi, rivela la profondità di un linguaggio pittorico radicato nella memoria e rivolto a una rinnovata visione di pace.