UGL Salute: Sanità italiana sotto pressione

Il segretario nazionale Giuliano commenta il rapporto OCSE 2025

Giuliano BruxellesLa UGL Salute, attraverso il Segretario Nazionale Gianluca Giuliano, esprime seria preoccupazione per i dati contenuti nel rapporto OCSE Health at a Glance 2025, che evidenziano criticità strutturali del sistema sanitario italiano, nonostante l’ottima performance in termini di salute della popolazione.

Secondo il rapporto, l’Italia registra un’aspettativa di vita di 83,5 anni, superiore di 2,4 anni alla media OCSE, e un basso tasso di mortalità evitabile, pari a 93 decessi ogni 100.000 abitanti. Tuttavia, questi risultati rischiano di essere messi a rischio da una persistente scarsità di risorse e di personale.

La spesa sanitaria italiana rimane inferiore alla media dei Paesi OCSE: 5.164 dollari pro capite contro i 5.967 della media OCSE; in rapporto al PIL, la spesa complessiva è pari all’8,4% contro il 9,3% della media OCSE, mentre la spesa pubblica non supera il 6,3%, rispetto al 9,7% della Francia e al 10,6% della Germania.

La situazione del personale sanitario è preoccupante: l’Italia conta 6,9 infermieri ogni 1.000 abitanti (media OCSE 9,2) e 3 posti letto ogni 1.000 abitanti (media OCSE 4,2). Il numero dei medici è elevato, 5,4 ogni 1.000 abitanti, ma una quota significativa ha più di 55 anni, con evidenti rischi per il ricambio generazionale.

 “I dati OCSE – dichiara il segretario nazionale della UGL Salute Gianluca Giuliano –  confermano la dedizione e la professionalità dei nostri operatori sanitari, che ottengono risultati eccellenti nonostante rilevanti criticità. È evidente che il SSN per la sua tenuta necessita di un maggior sforzo in personale, infrastrutture e servizi. Nonostante l’impegno del Governo nella manovra finanziaria nel cercare di rafforzare gli organici, ad oggi risulta fondamentale attuare una programmazione per aumentare i posti letto e migliorare le condizioni di lavoro di chi ogni giorno garantisce la salute dei cittadini. Serve una visione di lungo periodo, capace di restituire dignità ai lavoratori della sanità e sicurezza ai cittadini. Senza un cambio di rotta deciso, rischiamo il progressivo indebolimento di uno dei pilastri fondamentali del nostro welfare” conclude il sindacalista .

Source: www.irpinia24.it