Sequestri nel carcere di Avellino

Controlli della Polizia Penitenziaria portano al ritrovamento di oggetti vietati

pexels-rdne-6064895-3Circa nove telefoni cellulari, un microtelefono ed un coltello rudimentale sono stati sequestrati questa mattina nella Casa circondariale di Avellino dal personale di Polizia Penitenziaria, a seguito di una perquisizione ordinaria. Lo rende noto Marianna Argenio, vice segretario regionale per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe.

“Il rinvenimento è avvenuto grazie all’attenzione, allo scrupolo ed alla professionalità del personale di Polizia Penitenziaria in servizio presso il carcere di Avellino che nonostante il ridotto numero di personale ed il grave sovraffollamento continua a svolgere con scrupolosità i propri compiti istituzionali assicurando ordine e sicurezza all’interno del reparto”, commenta.

“Il Sappe nell’esternare il proprio apprezzamento per l’operato svolto dal personale della Casa Circondariale di Avellino, torna a ribadire che le moderne tecnologie con cui vengono introdotti i telefoni cellulari all’interno del carcere rendono necessarie risposte altrettanto avanzate, la sicurezza penitenziaria non può più essere lasciata solo al coraggio ed alla professionalità degli agenti, ma deve poggiare su strumentazioni adeguate  moderne ed efficienti”.

Complimenti e congratulazioni al personale di Polizia Penitenziaria del Reparto di Avellino arrivano anche da parte di Donato Capece, segretario generale del SAPPE, “questo è lo scenario quotidiano in cui opera il Corpo di Polizia Penitenzia”. Il leader del SAPPE torna a fare appello ai vertici campani e nazionali dell’Amministrazione penitenziaria per un incontro urgente, “per ristabilire ordine e sicurezza, attuando davvero quella tolleranza zero verso quei detenuti violenti che, anche in carcere, sono convinti di poter continuare a delinquere nella impunità assoluta, ma anche per programmare urgenti riforme strutturali non più rinviabili come l’espulsione dei detenuti stranieri, la riapertura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, la previsione che i tossicodipendenti scontino la pena in comunità e, soprattutto, il potenziamo dell’organico del Corpo di Polizia Penitenziaria alla luce dei prossimi annunciati pensionamenti”. Servono”, conclude Capece, “tutele, garanzie funzionali e nuovi strumenti che migliorino il nostro servizio operativo ed investigativo”.

Source: www.irpinia24.it