Montefalcione (AV), arte che libera
Grande partecipazione per l’inaugurazione de Il Pensatoio di Marì

Il pubblico è guidato attraverso specchi deformanti, manichini tatuati e parole in creolo che rimbalzano come echi lontani: lo spazio espositivo si trasforma in una vera e propria camera di risonanza. Il risultato è un viaggio introspettivo dal buio alla luce, che invita ciascuno a liberarsi dei pesi emotivi capaci di condizionare e ingabbiare.
Al centro della mostra, a dominare la scena, c’è un trono ambiguo e spiazzante: un WC. Simbolo quotidiano di necessità e scarico, diventa metafora del pensiero stesso, del bisogno di trattenere, ripulire, scaricare.
Marì dialoga con la tradizione dell’arte concettuale, ma ne ribalta le aspettative: non un rifugio contemplativo, uno spazio che racconta il nostro tempo, la disidratazione dell’anima, la vacuità delle connessioni e dei messaggi che saturano la vita contemporanea.
“Come in armadi pieni di abiti che non riconosciamo più nostri: gli scarti vanno rimossi – dichiara Marì – bisogna liberarsene per creare nuovi spazi in cui accogliere il nuovo che la vita riserva. Questa mostra nasce con l’auspicio che tutti possano essere consapevoli di ciò di cui occorre liberarsi per essere felici”
Source: www.irpinia24.it