Alta Irpinia, 40 operatori contro gli incendi boschivi
In campo con 8 mezzi su 740 km² grazie al bando della Protezione Civile
L’Anticendio Boschivo (AIB) è delegato alla Comunità Montana Alta Irpinia tramite la Protezione Civile Regionale e mira a rafforzare la tutela del patrimonio ambientale montano. Ma non in qualità di mero supporto ai corpi di soccorso, quanto come nuove sentinelle del territorio, impegnate nella prevenzione e nel soccorso.
Con una dotazione di 40 operatori altamente professionalizzati e spalmati sui quattro moduli operativi nelle sedi di Calitri, Aquilonia, Guardia Lombardi e Lioni, l’ente è in grado di garantire una copertura con doppi turni diurni, ovvero dalle 8 del mattino fino alle 20 di sera.
L’organismo sovracomunale di Calitri ha in pancia 17 cantieri, con 30 squadre di operatori e 10 squadre di mezzi. Garantisce la copertura da Monteverde a Torella dei Lombardi per un circuito territoriale di ben 740 km quadrati, configurandosi infatti, come l’ente montano più grande per estensione territoriale su base regionale. L’antincendio boschivo è un servizio che in realtà la Comunità Montana svolge da anni. Precedentemente qui veniva esercitata la sorveglianza e la prevenzione, mentre oggi ha solo una funzione emergenziale. Con l’arrivo di questi quattro nuovi mezzi, che rafforzano la capacità operativa dei 4 preesistenti, la dirigenza intende arrivare ad un’attività di sorveglianza attiva del territorio e con proprie spese.
L’attività illustrata a Calitri si declina su quattro strutture provviste di mezzi antincendio, tra cui autobotti, tecnologicamente avanzate e in grado di rispondere in maniera capillare alle esigenze del territorio. I mezzi sono stati acquistati con fondi della Protezione Civile, che fanno seguito all’assegnazione di un bando precedente, che questa giunta ha solo concretizzato. Gli operatori, formati e adeguatamente professionalizzati in materia, sono già intervenuti per domare quattro incendi, di cui uno recente e particolarmente esteso, che ha rischiato di coinvolgere una pineta.
La struttura si avvale di quattro direttori, ovvero quattro responsabili che a turno coprono tutti i tempi dell’operatività delle squadre. In organico sono stati inseriti due Dos, ovvero due direttori delle operazioni incaricati di sovrintendere le operazioni di spegnimento. Si tratta di due figure tecniche ad alta qualificazione professionale di cui si avvale la Comunità Montana Alta Irpinia, formati dalla Protezione Civile Regionale, incaricati di gestire il teatro dell’incendio, attraverso la valutazione del rischio e la capacità decisionale sulle misure da adottare in merito agli interventi.
La sala radio ubicata all’interno dei locali, consente non solo la trasmissione delle informazioni in tempo reale, ma anche il coordinamento con la Protezione Civile per gli interventi.
“I dos sono la nostra garanzia sulla certezza del buon esito dell’intervento, ma siamo a disposizione anche per altre attività in orari extra lavorativi” spiega il Presidente Delli Gatti per argomentare le scelte adottate dall’esecutivo. “Sul fronte della sensibilizzazione e della divulgazione delle attività di prevenzione abbiamo già aperto la collaborazione a tutti i 16 comuni; soprattutto in merito alle attività di prevenzione in caso di festività a rischio”. I cittadini in caso di incendio, oltre ai riferimenti regionali della Protezione Civile tramite il numero verde 800.232525, possono contattare anche la comunità Montana al recapito telefonico 082734408.
Si tratta di un tassello determinante per il gruppo dirigente altirpino, che da pochi mesi ha inaugurato un nuovo corso dell’ente montano, teso non solo a rafforzare le attività già assegnate, ma a costruire un nuovo protagonismo su una pluralità di ambiti che convergono tutti al controllo e alla tutela ambientale. Il settore della Protezione Civile è infatti uno dei pilastri strategici che l’ufficio di presidenza intende sviluppare. Oltre agli incontri frequenti con la responsabile regionale del Dipartimento di Protezione Civile Claudia Campobasso e con il direttore generale Italo Giulivo, la cabina di regia è pronta a vagliare tutte le funzioni assegnate agli enti montani in materia, con particolare riferimento alle emergenze ambientali che si verificano durante l’inverno.
Il personale in forza alla Comunità Montana altirpina, oltre a rappresentare una cifra importante del capitale umano in dotazione, costituisce la rete professionale utile a strutturare una ricca rosa di servizi. Dalla pulizia dei valloni alle azioni di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico, sono innumerevoli gli sforzi già compiuti e quindi rodati dagli operatori. A tale proposito, negli ultimi mesi, gli uffici registrano la scoperta e quindi il censimento con mappe, di fonti idriche e valloni dimenticati.
“L’auspicio è che il piano di finanziamento di queste attività possa essere consolidato e trovare opportuna copertura per poter ampliare il nostro presidio e le nostre attività sul territorio” continua il Presidente. “Ad oggi riscontriamo fenomeni meteorologici improvvisi e di grande impatto, tale per cui i nostri uomini e mezzi rappresentano un anello fondamentale per gestire anche quel tipo di emergenza” conclude.