Napoli – Detenuto aggredisce poliziotto

È senza fine la violenza nel centro penitenziario di Secondigliano

pexels-rdne-6064895Bollono le carceri della Campania, e non solo per le alte temperature atmosferiche come denunciano Raffaele Munno e Donato Vaia, dirigenti del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. “Luogo dell’ennesima aggressione ad un poliziotto in servizio è stato il Centro penitenziario di Secondigliano, più precisamente l’infermeria, dove un detenuto particolarmente agitato e con evidenti problemi psichiatrici si è scagliato contro un poliziotto di servizio, brandendo la gamba di un tavolo come mazza e lanciando contro l’uomo la batteria incandescente di un telefono! Follia allo stato puro”, commentando i due che, nell’esprimere la solidarietà e la vicinanza al collega ferito, sono netti nella loro denuncia: “chiunque aggredisce un appartenente alle Forze di Polizia nell’esercizio delle sue funzioni istituzioni, aggredisce non solo la persona fisica ma attacca lo Stato. E la risposta deve essere ferma e tale da impedire gravi fenomeni di emulazione”, concludono.

“L’ennesima aggressione posta in essere da un detenuto psichiatrico a un poliziotto deve fare seriamente riflettere: non è il carcere il luogo dove devono permanere questi soggetti ma gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, che devono essere riaperti al più presto”, denuncia Donato Capece, segretario generale del SAPPE, che ricorda essere decenni “che, come primo Sindacato del Corpo, chiediamo l’espulsione dei detenuti stranieri, un terzo degli attuali presenti in Italia, per fare scontare loro, nelle loro carceri, le pene come anche prevedere la riapertura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari dove mettere i detenuti con problemi psichiatrici, sempre più numerosi, oggi presenti nel circuito detentivo ordinari”. Il leader del SAPPE, infine, richiama il discorso qualche giorno fa dal Capo dello Stato Sergio Mattarella e le sue indicazioni per superare l’emergenza penitenziaria: “È vero: è particolarmente importante che il sistema carcerario disponga delle risorse necessarie, umane e finanziarie, per assicurare a ogni detenuto un trattamento e un regime di custodia che si fondino su regole basate su valutazioni attuali per ciascuno, con obiettivo rivolto al futuro. E tutto questo, come ha ricordato il Presidente della Repubblica, questo deve essere fatto per rispetto dei valori della nostra Costituzione; per rispetto del nostro lavoro; per rispetto della storia del Corpo di Polizia penitenziaria; per rispetto dei suoi Caduti: vittime del terrorismo, della criminalità. E che ricordiamo con commozione”.

Source: www.irpinia24.it