Cartello dell’energia e rincari in bolletta
Cefalo e Sorrentino: "Serve un’inchiesta parlamentare e ristori immediati"
L’indagine condotta da ARERA sul mercato elettrico italiano nei bienni 2023–2024 – rilanciata dal Fatto Quotidiano – ha portato alla luce dinamiche inquietanti: riduzioni strategiche dell’offerta da parte dei produttori energetici, con lo scopo di far aumentare artificialmente i prezzi dell’energia elettrica. Secondo l’Autorità, questi comportamenti avrebbero avuto un impatto diretto sulle bollette di famiglie e imprese, generando un extracosto stimato in 5 miliardi di euro.
Una cifra che ha suscitato reazioni forti da parte del mondo imprenditoriale. La Confederazione Imprese Italia, attraverso le voci del Presidente Biagio Cefalo e del Segretario Generale Carlos A. Sorrentino, chiede trasparenza, indagini parlamentari e misure di ristoro.
Presidente Cefalo, qual è la sua reazione di fronte a questi numeri?
Biagio Cefalo: Se i dati di ARERA troveranno conferma, siamo davanti a un’ingiustizia sociale ed economica senza precedenti. In un Paese che stava già soffrendo per inflazione, guerre, rialzi dei tassi e aumento delle materie prime, scoprire che qualcuno avrebbe giocato con il mercato dell’energia per fare profitti è intollerabile.
Come Presidente della Confederazione Imprese Italia, chiedo formalmente che venga istituita una commissione parlamentare d’inchiesta, che accerti i fatti e avvii le eventuali procedure sanzionatorie.
Segretario Sorrentino, cosa significa tutto questo per il sistema delle PMI italiane?
Carlos Sorrentino: Significa una sottrazione illegittima di risorse. Cinque miliardi di euro che avrebbero potuto essere utilizzati per investimenti, innovazione, assunzioni. Il sistema produttivo, già messo a dura prova, ha pagato il prezzo più alto: si è ritrovato a sostenere costi energetici maggiorati in un contesto di crisi, senza avere strumenti di difesa.
Quali sono le richieste concrete della Confederazione al Governo?
Biagio Cefalo: La nostra posizione è chiara.
1. Trasparenza immediata: si pubblichi il rapporto ARERA nella sua versione integrale e si dia pieno accesso ai dati tecnici.
2. Indagine istituzionale: chiediamo al Parlamento di intervenire con un’indagine seria e indipendente.
3. Misure di ristoro: chi ha subito danni va tutelato. Le imprese non possono continuare a pagare per errori – o peggio, abusi – di altri.
Segretario Sorrentino, vi erano già stati segnali da parte delle imprese associate?
Carlos Sorrentino: Sì, da tempo. Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni su rincari inspiegabili, soprattutto da comparti energivori come commercio, logistica, turismo, artigianato. Ora sappiamo che quei sospetti erano fondati. Non possiamo più accettare che il libero mercato diventi terreno fertile per speculazioni che colpiscono solo chi produce, chi assume e chi paga le tasse.
Cosa propone la Confederazione Imprese Italia per il futuro?
Biagio Cefalo: Serve un modello energetico equo e trasparente, con più vigilanza e meno opacità. Dobbiamo garantire un equilibrio tra domanda e offerta, e soprattutto costruire una filiera dell’energia compatibile con la sostenibilità economica delle imprese. Se il mercato è truccato, non è più un mercato.
Carlos Sorrentino: Dobbiamo anche rilanciare il ruolo delle associazioni di rappresentanza, che devono tornare ad essere presidi di giustizia economica. Le PMI italiane non sono solo un motore produttivo: sono un tessuto sociale. Colpirle, significa indebolire l’intero Paese.
Messaggio finale al mondo produttivo?
Biagio Cefalo: Alle imprese diciamo: non siete sole. La Confederazione è al vostro fianco e sarà la vostra voce, in tutte le sedi, per difendere legalità, equità e sviluppo. Non permetteremo che chi produce valore venga trattato da bersaglio fiscale o vittima silenziosa di giochi finanziari.
Carlos Sorrentino: Continueremo a vigilare, a denunciare e a proporre. Ma chiediamo anche a Governo e Parlamento di agire subito. Il tempo della consapevolezza è finito: ora serve giustizia