Giochi di legno e sogni riciclati: Ferraioli incanta l’Italia
Il falegname campano trasforma scarti in giochi artigianali che uniscono generazioni e rispettano l’ambiente
C’è un luogo dove il legno recuperato prende nuova vita, trasformandosi in giochi che mettono d’accordo bambini, adulti e nonni. Quel luogo nasce dalla mente creativa e dalle mani laboriose di Raffaele Ferraioli, artigiano campano di Sant’Egidio del Monte Albino, che ha fatto del riciclo e del gioco la sua missione.
Il suo progetto si chiama Il Bello delle Cose Semplici: un’associazione e un’attrazione itinerante composta da decine di giochi interamente realizzati con materiali di scarto. Opere d’ingegno che stimolano fantasia, socialità e rispetto per l’ambiente.
Tutto ha inizio circa cinque anni fa, durante una visita casuale a una fiera delle zucche a Treviso. “Lì ho visto dei giochi in legno che mi hanno acceso una scintilla – racconta Ferraioli – e ho pensato: perché non creare giochi che uniscano grandi e piccoli, e trasmettano anche un messaggio importante?”.
Così inizia a raccogliere vecchie cassette, tubi, pezzi di compensato e altri materiali destinati alla discarica. Senza progetti su carta ma con un’idea chiara in testa e nel cuore, nel suo laboratorio notturno – spesso svegliandosi alle tre del mattino per non perdere l’ispirazione – costruisce i primi prototipi.
“Il primo gioco ha fatto impazzire i miei amici. Ho capito che potevo davvero trasmettere qualcosa di unico”, ricorda. Poco dopo, arriva la prima uscita pubblica: i giochi nelle piazze, accolti con entusiasmo da famiglie e bambini. Il sorriso di chi gioca diventa la sua ricompensa più grande.
Oggi Il Bello delle Cose Semplici è una realtà consolidata: oltre 30 giochi artigianali girano l’Italia partecipando a sagre, eventi medievali, manifestazioni ambientali e incontri scolastici. Non servono pile, né corrente elettrica. Solo curiosità, voglia di mettersi in gioco e… un pizzico di fantasia.
I giochi, adatti dai 5 ai 90 anni, spesso insegnano concetti matematici o abilità manuali in modo semplice e divertente. “Li portiamo anche nelle scuole: vedere i bambini costruire con le proprie mani un gioco da materiali poveri e poi custodirlo con orgoglio è qualcosa che non si può spiegare. Il mio sogno? Un laboratorio del riciclo creativo in ogni scuola”, afferma Ferraioli.
Ma questa iniziativa non è solo intrattenimento: è un potente messaggio educativo. “Viviamo in un’epoca dove la tecnologia ha preso il sopravvento. Ma giocare insieme, all’aperto, senza schermi, è ancora possibile e meraviglioso. I nostri giochi sono un invito a rallentare, a riscoprire la bellezza della semplicità e a prenderci cura del nostro pianeta”.
Raffaele e la sua squadra continuano a viaggiare in lungo e in largo per l’Italia, portando questa “attrazione alternativa” ovunque ci sia voglia di meravigliarsi. Il suo invito è semplice: “Venite a provarli. Solo giocandoci si capisce davvero cosa riescono a trasmettere”.