Salerno Letteratura: il programma del 17 giugno
Tra gli ospiti Hope Larson, Giancarlo De Cataldo, Romana Petri e altri nomi di spicco della cultura contemporanea
Quarta giornata della tredicesima edizione di Salerno Letteratura, in programma fino al 21 giugno, dal tema “In faccia ai maligni e ai superbi. Letteratura come contropotere”, curata da Gennaro Carillo, Paolo Di Paolo e Daria Limatola per la Sezione Ragazzi e presidente dell’associazione Duna di Sale con la direzione organizzativa di Ines Mainieri.
Alle 17.30 al Museo Diocesano, Scuola di lettura con Matteo Moca. È una delle autrici viventi più schive e geniali. Fleur Jaeggy, autrice fra l’altro di I beati anni del castigo, si è imposta per la sua visione e per uno stile asciutto, ritmato. L’italianista Matteo Moca ci porta nell’opera e nella biografia di Jaeggy, illuminando i suoi riferimenti letterari e i frammenti di autobiografia disseminati nelle sue pagine, compresa l’amicizia con Ingeborg Bachmann.
Alle 18.30 a Palazzo Fruscione incontro con Francesco Valagussa, autore di Lo sguardo di Vico (Edizioni di Storia e Letteratura). Conduce Gennaro Carillo. Lo sguardo di Giambattista Vico si fonda su un ritmo triadico che guida l’ascesa della civiltà: dalla natura al vero ideale, passando per forme diverse di accertamento e interpretazione. Nella Scienza nuova questo impianto si arricchisce di influenze epicuree e stoiche, dei pensieri di Cusano e Bruno, e del tentativo audace di ricomporre rivelazione, diritto e filosofia in una nuova alleanza del sapere. Ne emerge un cristianesimo filosofico e civile, fondato sullo studio della pietà, in cui le verità non sono assolute, ma si modulano secondo le costumanze dei popoli. Un pensiero che parla ancora al nostro tempo.
Alle 18.30 all’Addolorata, arriva Titti Marrone, autrice di Primmammore (Feltrinelli). Conduce Carmine Pinto. Una bambina muore cadendo da un palazzo di periferia a Napoli. Un incidente, si dice. Ma Costanza, la sua maestra, e suo figlio Marco, giornalista, sentono che la verità è altrove. Tra scale, silenzi e odori familiari, madre e figlio si addentrano in un microcosmo di omertà e violenza, mentre il passato di Costanza – fatto di lotte, amore e ribellione – riemerge con forza. Titti Marrone ci restituisce una Napoli profonda e dolente, dove il male si annida nelle crepe delle case e delle coscienze, ma dove resiste anche la memoria di chi ha creduto, e crede ancora, nella giustizia e nel riscatto.
Alle 19, nello Spazio Matteotti ci sarà Giulio Di Donato, autore di Vera democrazia. Politica e diritto nella prospettiva marxiana (Giappichelli). Conduce Geminello Preterossi. È possibile isolare una concezione autonoma della politica e del diritto nel pensiero di Marx? Questo libro affronta la questione ricostruendo l’intero arco della riflessione marxiana su questi temi, al di là delle letture economiciste. Esaminando le diverse fasi del pensiero di Marx e le interpretazioni che ne sono derivate, sia interne sia esterne alla tradizione marxista, il volume valorizza l’attenzione costante per la dimensione politica e giuridica e il ruolo, solo apparentemente marginale, che esse giocano nella sua opera. Sullo sfondo, l’ideale mai abbandonato di una «vera democrazia».
Sempre alle 19, all’Arco Catalano, nella sezione Spazio ragazzi, incontro con Flavio Soriga, autore di Signor Salsiccia (Bompiani). Conduce Francesco Cicale. Nora e la sua famiglia hanno da poco lasciato Sassari per trasferirsi in un paesino del sud della Sardegna, uno di quei posti in cui trovi “natura” appena esci dalla porta di casa, tant’è che in una mattina di novembre in giardino trovano un cucciolo di riccio nato fuori stagione. Signor Salsiccia, come viene battezzato il piccoletto, deve essere salvato! Ma mica è facile accudire un riccio. Per fortuna però c’è un team pronto al soccorso: mamma, papà, due nonni agguerriti e ovviamente Nora, contemporaneamente alle prese con l’ingresso in una scuola nuova e nuove amicizie da fare. Insomma Nora e Signor Salsiccia devono entrambi superare una grande prova: diventare grandi.
Alle 19 a largo Pomona, incontro con Hope Larson, autrice di Fa’ come vuoi (Tunué). Conduce Valeria Saggese. Già vincitrice del Premio generazioni a Lucca Comics 2024 con Magia di Sale l’autrice americana Hope Larson torna in libreria con questa nuova graphic novel dedicata al passaggio dall’adolescenza all’età adulta. Lo fa attraverso la protagonista Christine, una diciassettenne che decide di documentare le sue emozioni, le sue esperienze e la sua crescita attraverso un diario personale illustrato. Mentre lotta per definire chi è e chi vuole essere, Christine cerca di capire le dinamiche di amicizia con la sua migliore amica Landry, e di confrontarsi con le sue emozioni riguardo il primo amore. Tra alti e bassi, tra l’autocritica e il desiderio di apparire “perfetta”, Christine scopre che il segreto per essere felici non è inseguire un ideale, ma abbracciare la propria autenticità. Molto apprezzata dalla critica statunitense, Fà come vuoi è stato inserito nella Junior Library Guild Gold Standard Selection e nella lista dei Best Book of the Year per la Bank Street College of Education
Alle 19.30 al museo Diocesano, per la sezione Il racconto della scienza, arriva Alberto Mantovani, co-autore con Claudio Longhi, di Breve storia letteraria e artistica della medicina (La Nave Di Teseo). Conduce Gennaro Carillo. La medicina si può raccontare con le parole della letteratura e le immagini dell’arte? Per Alberto Mantovani e Claudio Longhi la risposta è sì: scienza e umanesimo sono due sguardi complementari, capaci di illuminarsi a vicenda. Da Tucidide alla peste di Camus, dal vaiolo nei versi di Parini alla tubercolosi nei romanzi dell’Ottocento, fino all’intelligenza artificiale, Breve storia della medicina e dell’immaginazione è un viaggio affascinante tra memoria immunitaria e immaginazione creativa, dove la cultura medica e quella artistica si incontrano e dialogano da secoli.
Alle 19.30 a Palazzo Fruscione, incontro con Umberto Curi, autore di Padre e re. Filosofia della guerra (Castelvecchi). Conduce Clementina Cantillo. In collaborazione con la Società filosofica italiana. La guerra, nella cultura occidentale, non è un’anomalia ma una forza strutturale, “continuazione della politica con altri mezzi”. Da Eraclito a Clausewitz, da Kant a Gramsci, Umberto Curi traccia una genealogia del polemos come motore della storia, capace di dare forma e identità nella separazione. In un’epoca segnata dalla minaccia nucleare e da conflitti diffusi, la guerra si è trasformata in negazione della politica. Pensare la guerra oggi, scrive Curi, significa comprendere la “globalizzazione del disastro” e riconoscere come terrorismo, migrazioni e diseguaglianze siano frammenti di un’unica, drammatica dichiarazione di guerra del mondo occidentale al resto del pianeta.
Alla stessa ora, nella chiesa dell’Addolorata, spazio alla poesia con Elio Pecora, autore di L’acquario (Neri Pozza). Conduce Giorgio Sica. Chi può dire la verità, quella che spesso si tace perfino a sé stessi? I protagonisti di questo libro – Carlo, Giacomo, Anna, Laura, Lorenzo – cercano di farlo. Raccontano le proprie vite, gli assilli, le assenze, trasformando il quotidiano in un teatro di parole. Si raccontano a vicenda e a chi legge, tracciando mappe emotive fatte di incertezze, verità parziali e desiderio di condivisione. In un mondo dominato da scontentezza e solitudine, la narrazione diventa un atto di salvezza, un modo per sentirsi meno soli, per riconoscersi uguali nel bisogno di essere ascoltati.
Alle 19.45, nell’atrio del Duomo, incontro con Edoardo Albinati, autore di I figli dell’istante (Rizzoli). Conduce Oscar Buonamano. All’alba degli anni Ottanta, tra terrazze romane e uffici grigi, vulcani e ospedali, si muove un’umanità cangiante, fatta di padri assenti, bambine troppo adulte, amori che si accendono o si spezzano in un istante. Attorno a Nico Quell e Nanni Zingone ruota una galassia di personaggi irresistibili: professori, militari, ragazze alla pari, terroristi, modelle. In questo romanzo corale e ipnotico, il quotidiano si fa epico, e ogni frammento di vita illumina – come una lucciola – la materia contraddittoria di cui siamo fatti. Un’opera potente, che riflette con lucidità disarmante ciò che spesso preferiremmo non vedere.
Alle 20 allo spazio Matteotti, ci sarà Maria Rosa Cutrufelli, autrice di Il cuore affamato delle ragazze (Mondadori). Conduce Sabrina Prisco. Nel 1910 Etta approda a New York per lavorare a Ellis Island, dove i sogni dei migranti si intrecciano con le attese del futuro. Lì conosce Tessie, giovane cucitrice e attivista sindacale, e da quell’incontro nasce un’amicizia destinata a trasformarsi in molto di più. Sullo sfondo delle lotte operaie e dei primi movimenti femminili, le due ragazze scoprono il potere della solidarietà, della passione e della ribellione. Con la forza di un romanzo corale e politico, Maria Rosa Cutrufelli dà voce a una generazione di donne affamate di pane e di rose, raccontando un passato che continua a parlare al nostro presente.
Alle 20 all’arco Catalano incontro con Claudia Conte, autrice di La voce di Iside (Readaction) e Willy Labor, autore di Buono per incartare il pesce (Castelvecchi). Conduce Barbara Cangiano. Iside ha diciotto anni e da tempo si è chiusa in un mutismo selettivo, innescato dalla pandemia e da difficoltà familiari. Quando si imbatte in un bando del servizio civile, trova un inaspettato spiraglio: si avvicina al volontariato e al tema della violenza di genere. In un’epoca segnata da incertezze e fragilità, il libro racconta il percorso di una ragazza verso la riscoperta del senso di sé e degli altri, offrendo uno sguardo sul valore del terzo settore e della cittadinanza attiva come risposta concreta al disagio giovanile.
Trieste, 2002. Gianni Crevatin, giornalista prossimo ai quarant’anni e scapolo incallito, ottiene la notorietà grazie a uno scoop clamoroso, conquistato però con metodi discutibili. Il successo lo costringe a interrogarsi sui confini etici del suo mestiere. Un viaggio inatteso e l’incontro con una giovane donna acuiscono i suoi dilemmi interiori, dando forma a un racconto intimo sul giornalismo vissuto dall’interno, tra ambizione, coscienza e verità.
Alle 20.30 al Diocesano, incontro con Elena Mosconi, autrice di Ugo Tognazzi (Il Mulino). In collaborazione con Linea d’Ombra Festival. Conduce Peppe D’Antonio. Con oltre centocinquanta film all’attivo, Ugo Tognazzi è stato uno dei volti più intensi e versatili del cinema italiano. In questo saggio, Elena Mosconi ne ripercorre la carriera mettendo a fuoco la doppia dimensione, pubblica e cinematografica, di un attore capace di incarnare la “mostruosità” quotidiana della commedia all’italiana. Da Risi a Ferreri, da Monicelli a Scola, Tognazzi attraversa temi cruciali: mascolinità, sessualità, consumi, cultura di massa. Un’indagine critica che ne esalta il talento moderno e anticonvenzionale, e lo restituisce come interprete lucido delle maschere e delle nevrosi di un intero Paese. In collaborazione con Linea d’Ombra festival.
Alle 20.30 all’Addolorata arriva Massimo Osanna, coautore con Valeria Parrella di Classici sovversivi. Mito e tragedia per la vita quotidiana (Rizzoli). Conduce Gennaro Carillo. Come possiamo far dialogare l’antico con il nostro presente? Valeria Parrella ci guida in un viaggio affascinante tra i classici — Antigone, Orfeo ed Euridice, Eros, Tiresia, le Troiane — per mostrarci che quelle storie non sono alle nostre spalle, ma sotto i nostri passi. Insieme a Massimo Osanna, che ne ricostruisce la fortuna iconografica e il contesto archeologico, il mito si fa carne viva e ci parla ancora di amore, lutto, guerra, desiderio e trasformazione. Un libro che unisce letteratura e archeologia, parola e immagine, per farci sentire parte di un racconto millenario che continua a guidarci.
Alla stessa ora a Palazzo Fruscione, incontro con Diego Marani, autore di L’ultima falsità (La Nave di Teseo). Conduce Carla Errico. Danilo Zanca, diplomatico mediocre e scrittore mancato, trova nello studio del suo psicanalista parigino l’unico spazio in cui dar voce alla sua vera passione: la scrittura. Le sue storie mai scritte diventano il centro delle sedute, e poco a poco la finzione invade la realtà, confondendo i confini tra vita e immaginazione. Con ironia e acume, Diego Marani costruisce un romanzo brillante e inquieto che esplora il prezzo delle rinunce, il bisogno di riscatto e il potere — talvolta distruttivo — delle storie che ci raccontiamo per sopravvivere. Un viaggio nell’inconscio tra sogni traditi e verità sommerse.
Alle 21 a largo Pomona la protagonista sarà Chiara Barzini, autrice di L’ultima acqua (Einaudi). Conduce Barbara Cangiano. Un vecchio manuale sull’acquedotto di Los Angeles diventa per Chiara Barzini talismano e guida spirituale. In bilico tra cinema e letteratura, realtà e immaginazione, l’autrice parte per un viaggio on the road nel cuore fragile e maestoso della California: il Salton Sea, i deserti, l’acquedotto che un tempo fece fiorire Los Angeles. Tra incontri con scrittori, memorie personali e sogni da salvare, Barzini racconta una terra sull’orlo del collasso ambientale e simbolico, esplorando le crepe dell’America e di se stessa. Un memoir visionario e struggente, tra perdita, resistenza e desiderio di rinascita.
Alle 21 nello spazio Matteotti, incontro con Romana Petri, autrice di La ragazza di Savannah (Mondadori). Conduce Francesca Salemme. Aveva il destino di una signorina del Sud, ma Flannery O’Connor scelse la scrittura come vocazione assoluta. Romana Petri la insegue con passione e delicatezza, restituendoci una figura indimenticabile: ironica, spietata, fragile e feroce. Afflitta dal lupus, vissuta tra galline e pavoni, con Cristo come unico interlocutore, O’Connor sfida ogni limite, anche quello dell’amore negato. Un romanzo biografico intenso e luminoso, che ci consegna il ritratto di una donna che, con parole incandescenti, ha trasformato la sofferenza in grazia, e la solitudine in letteratura.
Alle 21 nell’atrio del Duomo ci sarà Gian Marco Griffi, autore di Digressione (Einaudi). Conduce Corrado De Rosa. Dopo Ferrovie del Messico, Gian Marco Griffi torna con un romanzo vertiginoso e totalizzante: Digressione vuole raccontare tutto ciò che esiste, è esistito, potrebbe esistere o non esisterà mai, usando tutte le parole disponibili, e anche di più. Una mappa letteraria smisurata, un big bang narrativo che si espande ai confini della lingua e dell’immaginazione. Con umorismo e ambizione borgesiana, Griffi costruisce un universo narrativo che ingloba ogni cosa e si dichiara, con geniale paradosso, la digressione assoluta: quella della vita stessa, tra nascita e morte.
Alle 21 all’arco Catalano presentazione animata del libro La città dell’errore (Abra Books), con l’autrice Valentina Mustaro e la Compagnia La Ribalta. Esiste una città senza errori, dove le persone non sbagliano mai e sono convinte che sia questo il modo migliore di vivere. Un giorno giunge in città il Signor Errore, che ha una certa tendenza a combinare pasticci, portando con sé scompiglio, disordine, paura…Il Signor “Errore” però in realtà è un “eroe”, che insegnerà a grandi e piccini ad avere il coraggio di sbagliare, per vivere ogni errore della vita come una opportunità per crescere e imparare. Non ci credete? Il Signor Errore vi aspetta stasera, proprio lui in persona, e vi farà vedere che senza sbagliare non si può migliorare!
Alle 21.30 all’Addolorata, incontro con Gabriele Pedullà, autore di Certe sere Pablo (Einaudi) e Racconti della resistenza europea (Einaudi) . Conduce Gennaro Carillo. Che fine ha fatto la militanza politica? E che ne è stato del movimento dei lavoratori che voleva cambiare il mondo? In Certe sere Pablo, Gabriele Pedullà racconta tre storie – tre racconti lunghi, o romanzi brevi – per chi allora non c’era, per chi ha dimenticato e per chi non riesce a farlo. Dal liceale che scopre la politica quando gli altri la abbandonano, all’idillio del Sessantotto tra Pablo e Clara, fino al militante disilluso che affronta una verità inattesa: un viaggio letterario senza nostalgia ma con il desiderio di capire.
Racconti delle Resistenze europee riunisce testi di grandi autori del Novecento – da Malraux a Grossman, da Dürrenmatt a Seghers – accanto a voci meno note, per comporre un mosaico narrativo unico. Romanzi, racconti, apologhi e favole restituiscono, al di là delle differenze geografiche e stilistiche, lo slancio comune contro il nazifascismo e le radici condivise delle democrazie europee. Una raccolta imprescindibile, che fa dialogare memoria, letteratura e ideali.
Alle 21.30 a Palazzo Fruscione, incontro con Luigi Contu, autore di Domani sarà tardi (Solferino). Conduce Vincenzo Salerno. Val Brembana, inverno 1944. Luigi Contu, funzionario della Repubblica sociale italiana ed ex membro del governo Mussolini, osserva il crollo del suo mondo: l’avanzata degli Alleati, i nazisti al Nord, i partigiani sempre più forti. In preda alla paura e a una crisi sentimentale con Virette, antifascista, inizia a tenere un diario. Dopo la Liberazione, viene arrestato e processato, senza mai rinnegare davvero il fascismo. Il pronipote, Luigi Contu, ricostruisce la sua vicenda in un romanzo intenso che intreccia la tragedia di un uomo, di una famiglia e di un Paese sull’orlo della rinascita.
Alle 22 al Duomo arriva Giancarlo De Cataldo, autore di Un cadavere in cucina, Un caso per Manrico Spinori. (Einaudi). Anteprima. Conduce Diego De Silva
Una cena esclusiva al ristorante stellato Controcorrente si trasforma in un caso di intossicazione collettiva. A peggiorare la situazione, un colonnello muore dopo due giorni. L’autopsia rivela la presenza di psilocibina, sostanza non letale, ma è chiaro che qualcosa di più grave ha causato la morte. Quando le vittime diventano due, e i Servizi segreti iniziano a interessarsi, il caso si infittisce. Interrotte le ferie, Manrico Spinori indaga con la sua squadra tutta al femminile, tra piste depistanti, pressioni politiche e una spia affascinante. Un giallo raffinato tra cibo, potere e mistero.
Alle 22 a largo Pomona incontro con Sofia Assante, autrice di La mia ultima storia per te (Mondadori). Conduce Valeria Saggese
Andrea è a New York quando riceve una chiamata inattesa: dopo dieci anni, è Elettra a cercarlo, la ragazza da cui è fuggito lasciandosi Roma alle spalle. Cresciuti nello stesso palazzo ma in mondi opposti – lui figlio di un ristoratore, lei erede dell’aristocrazia romana – hanno condiviso un amore assoluto, spezzato da un segreto scoperto per caso. Ora quella telefonata riapre la ferita e offre forse una seconda occasione. Al suo esordio, Sofia Assante firma un romanzo brillante e toccante, che attraversa le contraddizioni di Roma e i tormenti del primo amore, con un tocco narrativo che guarda a Salinger e Fitzgerald, e una domanda che brucia: conosciamo davvero chi amiamo?
Il progetto è realizzato con la collaborazione e il sostegno di Regione Campania e Scabec (fondi Coesione Italia 21-27). Salerno Letteratura Festival è sostenuto da Comune di Salerno e Camera di Commercio.
Main sponsor: Bper e La Doria.
Sponsor: D’Amico, Fondazione della Comunità Salernitana e Chin8tto Neri, Boccia industria grafica.
Si ringraziano tutti gli altri sostenitori del Festival e le collaborazioni che contribuiscono a cementare la nostra rete.
I libri saranno presenti nei luoghi del Festival a cura delle librerie: Feltrinelli, Imagine’s book, Libramente Caffè Letterario, Mondadori e Saremo Alberi.