Cgil e Spi Cgil: manifestazione contro l’autonomia differenziata
Gli anziani e i più bisognosi si troveranno in gravi difficoltà
Avellino - Questa mattina, nei pressi della Prefettura di Avellino, la Cgil e la Spi Cgil hanno manifestato per far sentire la voce dei pensionati riguardo al progetto di autonomia differenziata del Governo Meloni: «Come Spi Avellino e CGIL Avellino siamo contrari al Ddl discusso e licenziato dal CdM per l’autonomia differenziata e all’ipotesi di superare la centralità del Parlamento in favore di un sistema di natura presidenziale, semipresidenziale o di premierato» – ha dichiarato Franco Fiordellisi, segretario generale della Cgil di Avellino – «Dare attuazione all’articolo 116, terzo comma, della Costituzione, nelle condizioni date, con le modalità proposte e con risorse invariate, costituisce un attacco all’unitarietà dei diritti sociali, destinato ad accentuare le disuguaglianze già presenti e i divari territoriali e sociali esistenti. Così come riconoscere una competenza regionale esclusiva su materie di rilevanza strategica, e non suscettibili di frazionamento territoriale, rappresenterebbe la rinuncia ad un governo nazionale e unitario delle politiche economiche, industriali e di sviluppo del Paese» – ha aggiunto Fiordellisi
La crisi sociale e democratica che stiamo vivendo può, e deve, essere affrontata attuando pienamente la Costituzione, senza stravolgerne principi e ordinamento: «Siamo impegnati in un percorso di iniziativa, di confronto e di coinvolgimento, a partire dalle leghe pensionati territoriali, verso sindaci ed associazioni con l’obiettivo di rilanciare e allargare un’azione politica, culturale e sociale in difesa della Costituzione e della democrazia parlamentare» – ha affermato il segretario generale della Cgil – «Portiamo avanti la lotta per l’unitarietà e l’effettività dei diritti sociali, nella convinzione che siano due dimensioni intrecciate e inscindibili della stessa battaglia democratica per affermare un’altra idea di Paese e di modello economico e sociale, fondati sul primario compito della Repubblica di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese» – ha concluso Fiordellisi.
Il problema più grande riguarderà gli anziani e i più bisognosi che avranno molte più difficoltà di oggi a curarsi e rinunceranno a farlo, come accade già in Alta Irpinia. «Oggi parliamo di sanità perché, probabilmente, sarà il settore più colpito» – ha affermato Dario Meninno, segretario generale Spi Cgil – «Immaginiamoci cosa succederà nelle zone in cui sarà difficile trovare un luogo dove curarsi. Inoltre, in questo momento è importante dare risposte e farlo subito, è meglio che tutta la politica si svegli perché i danni alla sanità colpiranno tutti, sia i partiti di destra sia quelli di sinistra» – ha concluso Meninno.