“Le cicatrici del porto sicuro” – un viaggio tra sofferenza, guerre e dittature

Al Carcere borbonico la presentazione del libro di Soumaila Diawara

IMG_8542Avellino – Si è tenuta oggi la presentazione del libro «Le cicatrici del porto sicuro - il diario di un sopravvissuto» di Soumaila Diawara presso la sala blu dell’ex Carcere Borbonico di Avellino. 

All’evento, organizzato da Cgil Avellino e dall’associazione Comunità accogliente, l’autore ha messo in luce i tratti salienti e drammatici che il suo libro percorre: dolori, guerre, dittature e sofferenza che inevitabilmente  provocano la fuga di milioni di persone spinte dalla sola volontà di trovare uno spiraglio di salvezza. 

Con la forte volontà di rendere testimonianza diretta della realtà spietatamente disumana  che centinaia e migliaia di donne, uomini e bambini vivono in Libia, l’autore ha spiegato: «Oggi parliamo di un argomento delicato che riguarda l’immigrazione con particolar attenzione alla situazione libica con la speranza di smuovere gli animi di tanti che hanno deciso di girarsi dall’altra parte restando sordi e ciechi di fronte al disastro di una crisi umanitaria che riguarda la Libia in cui donne e bambini sono rinchiusi in carceri vivendo in condizioni disumane: donne costrette a prostituirsi, ragazzini costretti ai lavori forzati, bambini innocenti che pagano l’egoismo e la cattiveria dell’essere umano. Questa è la realtà spesso nascosta all’opinione nazionale e internazionale».

Source: www.irpinia24.it