Enorme successo anche per gli House Concerts: 40 salotti napoletani hanno spalancato le loro porte al suono del pianoforte e di tutte le sue possibili espressioni, senza limiti di età, né di repertorio.

All’indomani dell’applauditissima performance di Bruno Canino e Danilo Rea di ieri sera, l’ultimo giorno di PIANO CITY ha il sapore dell’indimenticabile. Da mattina a sera, più di 60 pianisti si alterneranno ai pianoforti messi a disposizione da Marco Napolitano, promotore del festival. Impossibile sintetizzare tutti gli appuntamenti che compongono il ricchissimo programma della manifestazione, consultabile su www.pianocitynapoli.it.

Segnaliamo, tra i tanti, nella sezione jazz: Ivano Leva, Antonio Fresa, Daniele Pozzovio e Francesco Villani, Franco Piccinno e nella classica Gennaro Musella, Titti Celiberti, Naomi Fujya, Giovanni Auletta, Maria Gabriella Mariani, Pietro Gatto, Alexander Hintchev.

Due i concerti dedicati alla campagna di Greenpeace finalizzata alla liberazione dei 30 attivisti detenuti nelle prigioni russe, tra cui l’unico italiano è il napoletano Cristian D’Alessandro. L’appuntamento delle 15 vedrà Dario Candela e Francesco D’Errico, rispettivamente direttori artistici della sezione classica e jazz del festival, cimentarsi in una loro interpretazione a due pianoforti di Domenico Cimarosa. Alle 20.00, anche lo straordinario talento jazz di Arrigo Cappelletti sarà dedicato alle battaglia di Greenpeace che ha una sua postazione nel Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore per raccogliere firme a sostegno della campagna.

L’evento conclusivo di PIANO CITY è la “Piano Battle”: alle 21.15 Andreas Kern, il berlinese ideatore di Piano City “duellerà” con Paul Cibis in una spettacolare e coinvolgente competizione a due pianoforti che li vedrà letteralmente spostare gli strumenti a colpi di tasti e gag musicali nelle sale del Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore.