Pratola Serra – PD: “Sbagliata la scelta di mantenere il 30 Aprile come scadenza per la Tari”
Decisioni incomprensibili, che si aggiungono a quella di non annullare per il 2020 il pagamento dei tributi comunali per tutte quelle attività commerciali ed artigiane che si sono fermate a causa dell'emergenza sanitaria
Pratola Serra – Da qualche giorno i cittadini di Pratola Serra stanno ricevendo i bollettini per il pagamento della Tari. L’Amministrazione comunale ha dunque confermato la scadenza del 30 aprile. Come Circolo PD “Moro-Berlinguer” riteniamo questa decisione profondamente sbagliata sul piano della prevenzione di possibili contagi e ingiusta nei confronti di quelle famiglie, non poche, che da un mese e mezzo si trovano in enormi difficoltà a causa del fermo delle attività produttive. Come Partito Democratico avevamo chiesto all’Amministrazione, al pari di quanto fatto per i commercianti relativamente a Cosap e Icp, di prorogare la scadenza per i pagamenti in attesa di conoscere l’evoluzione dell’attuale emergenza sanitaria, che – lo ricordiamo – fino al 4 maggio consente spostamenti dalle abitazioni soltanto per ragioni impellenti come motivi di salute o l’acquisto di beni alimentari o medicinali. In pratica chi ha la responsabilità di garantire la salute pubblica non impedisce la possibilità di assembramenti presso gli uffici postali e gli esercizi commerciali abilitanti ai pagamenti. Una decisione tanto più grave se si pensa che l’approvazione della delibera di giunta che ha fissato la scadenza al 30 aprile è avvenuta il 31 marzo scorso. Perché si sono attese tre settimane per inviare i bollettini e aggravare così la situazione impedendo di diluire l’afflusso di oltre 1500 utenti in un mese anziché in dieci giorni?
Decisioni incomprensibili, che si aggiungono a quella di non annullare per il 2020 il pagamento dei tributi comunali per tutte quelle attività commerciali ed artigiane che si sono fermate a causa dell’emergenza sanitaria. Dov’è la tanto sbandierata vicinanza di questa Amministrazione alla gente, ed in particolare ai ceti sociali più deboli? È inammissibile che si chiedano sacrifici economici alle famiglie e alle piccole imprese in crisi quando l’Amministrazione continua a sprecare denaro pubblico in incarichi e consulenze legali per gli innumerevoli contenziosi per ingiunzioni di pagamento e contestazioni da parte di imprese fornitrici di beni e servizi o di banche specializzate nel recupero crediti. Il segnale che i cittadini si attendevano non era certo quello dell’illuminazione serale del Municipio, ennesima conferma di un operato amministrativo che cerca l’apparenza e la visibilità trascurando i reali bisogni delle persone.