Sant’Angelo dei Lombardi – Una proposta per un Centro Provinciale COVID 19 e Polo Malattie Infettive: la sede dell’ex Tribunale

"Non meno importanti, sono le dure ed aspre polemiche, scaturite da scelte di destinazione dell'imponente struttura, sia durante, che dopo la campagna elettorale amministrativa"

Sede ex Tribunale 1Sant’Angelo dei Lombardi – Con questa mia riflessione e proposta, voglio liberare il campo, da subito, in questa fase,  da strumentali polemiche, su scelte  maturate nel tempo, sulla destinazione  della grande struttura già sede dell’ex Tribunale; decisioni però che, con il tempo, pure potranno essere oggetto di serene riflessioni, di analisi.

Ma,  la drammaticità  del momento  collegata alla Pandemia  da Coronavirus,  le decine di migliaia di decessi, in Italia, il disagio  e le  sofferenze dei malati, dei familiari, l’eroicità dei medici, infermieri, di tutti gli operatori sanitari, delle forze dell’ordine, del mondo del volontariato, ci impongono di pensare e parlare, con saggezza, serenità  e rispetto, di  soluzioni possibili.

Non si può nascondere, perché  è  noto a tutti,  il complicato rapporto per l’attivazione in quel complesso,  della scuola- Yes Lab,  per un difficile  concreto avvio delle attività.  Ormai da troppo tempo i lavori,  per  controverse vicende, sono fermi, si dice che si sarebbe interessata anche la magistratura  della questione.

Non meno importanti, sono le dure ed aspre polemiche, scaturite da scelte di destinazione dell’imponente struttura,  sia durante, che dopo la campagna elettorale amministrativa.

Allora  si può, come Comunità  Santangiolese, fare un salto di qualità,  andare oltre il piccolo orticello, riprendere antichi percorsi, che nei decenni passati  hanno dato capacità  di guida rispetto al territorio, realizzando, strutture di riferimento, non solo comunale, ma territoriali.

Strutture e  servizi offerti alla Comunità  dell’Alta Irpinia,  se non addirittura a quella Provinciale.

Quindi idee, progetti e strutture di servizio a tutta la zona, come  Città  dei servizi, che si apre al territorio.

La struttura, progettata dall’Arch. Gianmichele Aurigemma, nata  a suo tempo, per ospitare la sede dell’U.S.L. n°2 di Sant’Angelo  dei Lombardi e la Scuola per Infermieri e Tecnici, poi utilizzata come sede dell’I.T.C., infine, quale sede del Tribunale, realizzata su territorio ” a vocazione sanitaria”, dove c’era l’Ospedale crollato  il 23/11/80,  potrebbe così riprendere vita, recuperare la sua originaria destinazione sanitaria, non restare un monumento all’abbandono.

Voglio credere che , dopo la chiusura del Tribunale, tranne qualche  atto di vandalismo, oltre al solo avvio dei lavori,  di trasformazione  per sede scolastica Yes Lab,  le condizioni  della struttura siano ottimali.

Con un minimo di lavori, si potrebbe pensare ad un Polo Provinciale, per questa grave Pandemia COVID 19.

Questo, mentre si lavora  per dare risposte all’ emergenza, che dovrebbe imperversare ancora per i prossimi mesi,  tra mille difficoltà nell’adattare Ospedali, pensati e strutturati, a suo tempo,  senza prevedere spazi, percorsi per malattie infettive.

 

 

Adeguandoli oggi ,si correrebbe il rischio di ulteriori epidemie, di mettere a rischio   salute collettiva e di altri malati, poi di arrecare guasti a strutture a causa di risposte frettolose per l’emergenza.

A detta degli esperti, la Pandemia da COVID 19, tra alti e bassi,  non ci lascerà presto. E’ evidente a tutti, così come era giusto fare, che a causa della gestione dell’emergenza da Coronavirus,  l’attività  di molti, se non di tutti gli Ospedali, è  stata bloccata,  oppure ridotta al minimo.

Oggi, fa più notizia la morte da virus, che per altre cause. Purtroppo però, la gente continua ad ammalarsi  di altre patologie, ad avere infarti, ictus, traumi, ernie, appendici, fratture  ecc.ecc. ; con  questa condizione si corre il rischio di ammalarsi e morire, per calo complessivo dell’assistenza ordinaria.

Per cui  si ha bisogno di Ospedali, dove si cura l’ordinario, l’emergenza ed urgenza.

Diventa sempre più urgente e necessario  avere una idea o un progetto generale, complessivo, di organizzazione territoriale dell’assistenza.

Diventa necessario liberare gli Ospedali della provincia da questa condizione di blocco.

Bisogna far tornare il “Moscati ” di Avellino ,al ruolo e funzione che la legge,  la politica  e la storia sanitaria gli hanno  affidato, di Azienda di ricerca e studi di Rilievo Nazionale.

L’Ospedale “Frangipane”, dii Ariano Irpino, così  come invocato  anche dagli operatori ed amministratori locali,  torni ad essere Ospedale DEA di I liv.

L’Ospedale “Di Guglielmo” di Bisaccia,  può riprendere una funzione ed attività  rimodulata che gli compete.

Cosi, anche   l’Ospedale “Criscuoli” di Sant’Angelo dei Lombardi, può  tornare ad essere, per capacità  di struttura, per logistica, per operatori, per posizione baricentrica e vocazione, l’Ospedale dell’Alta Irpinia, con i suoi oltre 170 posti letto.

La possibile  nuova destinazione dell’ex Tribunale, costruito  così come gran parte del P.O . “Criscuoli”, con fondi della Comunità  di Sant’Angelo dei Lombardi, spesso mal ripagata,  può diventare una risposta concreta, per certi versi rapida e funzionale,  alla necessità di liberare tutti gli ospedali dalla destinazione COVID 19.  Così, da evitare disagi e rischi per malati  non  da virus, cosi da concentrare in un solo posto i pazienti COVID 19.

Si rifletta che, secondo gli scienziati  più accreditati, in attesa del vaccino e della sua efficacia, per azzerarne la diffusione, si dovrà  convivere con il Coronavirus per molto tempo ancora.

Ma,  ancora di più, fatta oggi la scelta di destinazione per COVID 19, dell’ex sede Tribunale,  sempre più  adeguata e strutturata,  vista anche la posizione logistica, spaziosa, immersa nel verde, questa   può  diventare  quasi da subito riferimento regionale o quantomeno provinciale per Malattie Infettive.

 

 

Infine,  può anche ospitare strutture e servizi territoriali,  oggi presenti nell’Ospedale “Criscuoli”, restituendolo così  nella sua interezza, con il Polo Riabilitativo “Don Gnocchi”, a Struttura Sanitaria,  cosi liberata anche da rischi di epidemie, e da uffici  non proprio ospedalieri, finalmente adeguata e potenziata, tornerebbe ad essere per acuzie, emergenze ed urgenze, al servizio dell’Alta Irpinia.

L’eventuale crescita ed accredito, a livello regionale, della struttura di via Petrile,  come sede COVID 19 e Patologie Infettive in genere, anche per l’ASL potrebbe risultare una risorsa, facendo recuperare DRG, ingenti ed importanti risorse economiche.

Allora, a mio parere, senza perdere molto tempo, sarebbe il caso di lanciare questa offerta, di scommettere, ancora una volta,  sul futuro, dare servizi al territorio   con ricadute occupazionali. Forse, solo così , si recupererebbe  uno stabile costato miliardi, si potrebbe dare una risposta a necessità  di struttura specialistica per malattie infettive, previste in continuo aumento.  Tutto questo,  eventualmente  anche in collaborazione con i Policlinici Universitari.

Cosi si favorirebbe un interessante risultato complessivo di Piano Provinciale Ospedaliero.

 Non l’Ospedale sotto casa, ma una rete territoriale, immediata,  efficiente, di qualità, ramificata, radicata sul territorio e funzionale  agli ambiti territoriali, evitando tensioni, per inattuali ed incomprensibili  campanilismi.

Credo,   cosi che Sant’Angelo dei Lombardi,  potrà finalmente riscoprire e riprendere  anche questo ruolo di Città dei Servizi,  rispetto a tutta la Comunità  altirpina.

Si lanci  la sfida, si offra questa opportunità, per le istituzioni, per il territorio per la popolazione .

Anche cosi, si può concorrere a creare condizioni di qualità  della vita ed occupazionali,  per combattere l’abbandono, la desertificazione  incalzante  delle zone interne.

Si costruisca una proposta per l’emergenza,  si realizzi una soluzione duratura,  per il lungo tempo, per il  futuro, con un Polo per le Malattie Infettive.

L’ex Tribunale, costruito per essere un Polo Sanitario  e didattico per scuole oggi universitarie  sanitarie, diventi  Polo per COVID 19 e  per Malattie Infettive, per la provincia di Avellino e perché  no, per la Campania!

È  solo necessario saper spiegare la ragioni della scelta, la funzionalità  della struttura, l’utilizzo e fruibilità.

E’ anche un’opportunità per l’ASL, dopo che la sanità  pubblica è  stata riscoperta, per ruolo centrale e protagonista nell’assistenza, facendo ammenda di tagli, accorpamenti e riduzioni di posti letto, con la necessità  di rilanciare il protagonismo degli Ospedali, nell’assistenza alla popolazione.

Per le sfide e le capacità  di proposte intercettando le nuove dinamiche e nuovi pensieri in sanità, i tempi sono brevi, è  necessario aprire subito un dialogo con quanti, Governo, Regione  ed ASL, sono chiamati a decidere ed a rispondere alle difficoltà.

                                                                                                                Tony Lucido

             

Source: www.irpinia24.it