Pdl Irpino – La rissa continua, ma il futuro dipende da Berlusconi
In questi giorni di fine agosto la temperatura è diventa davvero bollente nel Popolo della Libertà irpino. Tutti contro tutti. D’Ercole contro Sibilia, Ruggiero contro Cusano, Fruncillo contro D’Ercole, Silvetri contro Sibilia… e così all’infinito. Un botta e risposta che continua da giorni senza che alla base della contesa ci sia un motivo fondato, almeno questa è la sensazione più evidente. Personalismi e rancori post amministrative ad Avellino che hanno finito per prendere il sopravvento rispetto al tema vero: la difficoltà politica del Pdl. Il ritorno a Forza Italia 2.0 e la recente sentenza Mediaset a carico di Silvio Berlusconi già hanno addensano nubi piuttosto nere sul futuro del centrodestra, ma in Irpinia si sono aggiunti fulmini e saette.
La rissa agostana restituisce la misura di un partito che anche in periferia è stato sempre animato dalla carica mediatica e politica del proprio leader, Silvio Berlusconi. Poche o nessuna le occasioni in cui la classe dirigente del territorio è riuscita a compiere autonomamente dei buoni risultati. Eppure non sono mancati per i livelli provinciali incarichi di primo piano negli Enti territoriali, in Regione e nelle Aule parlamentari. Nonostante questo, un vero radicamento territoriale in centrodestra, almeno in Irpinia, non è riuscito a crearselo. In qualche comune si esprimere anche il sindaco, ma poi non si ha la maggioranza dei consiglieri, oppure una locale organizzazione del partito. Purtroppo è vero, il modello partitico del Pdl è quello carismatico.
In Irpinia, ha fatto di necessità virtù il senatore Cosimo Sibilia che, in forza anche dell’elezioni nel 2009 alla Presidenza della Provincia di Avellino, ha finito per imporsi come l’unico riferimento di quell’area politica che si oppone alla sinistra. Oltre a Sibilia, per la verità , si sono consumate le esperienze in Parlamento di alcuni personaggi che in virtù della loro inconsistenza sono stati delle meteore. Sibilia, invece, è stato rieletto alle politiche dello scorso febbraio assumendosi a pieno la leadership provinciale del Pdl. Ancora poco è dato di sapere circa la nuova stagione di Forza Italia e quello che sarà del centrodestra in Italia. Quello che appare, invece, evidente è che l’agibilità, o meno, politica di Berlusconi determinerà una destrutturazione del quadro politico, e dunque l’Irpinia non sarà immune dai cambiamenti.