Napoli, un ricordo di Massimo Troisi: nel 1980 al TTC Club
Da parte di Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari
Napoli – “In occasione del venticinquesimo anniversario della morte dell’indimenticabile e indimenticato artista Massimo Troisi ho tirato fuori dall’album dei ricordi una fotografia, che mi ritrae con il gruppo de “ La Smorfia “, costituitosi nel 1979 e scioltosi nel 1981. Nella foto sono con Enzo Decaro, Lello Arena ed il nostro Massimo“.
Queste le parole di Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, in occasione dell’anniversario della scomparsa dell’attore Massimo Troisi.
“La circostanza mi consente anche di ricordare uno storico circolo vomerese, il TTC Club in via Paisiello – i cui locali sono stati di recente trasformati in un parcheggio privato – sodalizio che proprio tra la fine degli anni ’70 e gli inizi degli anni ’80 si distinse per le tante manifestazioni culturali che furono coronate da successi a livello nazionale ed internazionale“, prosegue Capodanno.
“Tra le altre la “Mostra internazionale del Fumetto e del Cinema d’Animazione“ che si svolse annualmente e per ben sei edizioni, e che vide ospiti d’eccezione, tra i quali il creatore di Tartan, Edgar Rice Burroughs, che venne a Napoli per la prima volta. Proprio nell’ambito della Mostra del Fumetto, per dare risalto anche alle attività spettacolari, si decise di dedicare un premio a un altro grande artista napoletano, purtroppo sovente dimenticato, Alighiero Noschese, morto prematuramente a Roma, a soli 47 anni, nel 1979“, continua Capodanno.
“In occasione della prima edizione del “premio Alighiero Noschese “ che si svolse al TTC Club agli inizi del 1980, l’ambito riconoscimento fu assegnato a un gruppo emergente, che muoveva allora i suoi primi passi, “La Smorfia“ appunto. Fu così che ebbi occasione di stringere la mano al giovane Massimo Troisi, che allora aveva appena 27 anni e che successivamente, terminata l’esperienza con il gruppo, avrebbe iniziato una folgorante carriera artistica, purtroppo prematuramente interrotta“, conclude Gennaro Capodanno.