Avellino – Start App, confronti e idee per una nuova politica

La prima assemblea pubblica di “Avellino Prende Parte” presso la Stazione Ferroviaria

app maria grazia papaAvellino – Grande partecipazione alla prima assemblea pubblica di “Avellino Prende Parte”, dal titolo “Start App”, tenutasi questa mattina nei pressi della Stazione Ferroviaria. Tantissime persone, tra cui anche esponenti di diverse associazioni e partiti, hanno arricchito il dibattito riguardante la possibilità di creare un modello alternativo ai movimenti e partiti politici che hanno caratterizzato lo scenario avellinese degli ultimi anni.

Parlare in prima persona e non rispondere agli altri è già, di per sé, un nuovo modo di fare politica, come afferma Francesco Iandolo: “Siamo i primi ad aver creato uno spazio dove ciascun cittadino si può fermare e partecipare. Il nostro orizzonte non è Avellino, ma guardiamo con interesse all’Irpinia, alla Regione Campania, all’Italia e all’Europa, perché, se ci limitiamo a guardare soltanto alla città, rischiamo di perdere in partenza”. È un’iniziativa che deve coinvolgere, in primis, i giovani: quelli che decidono di restare, affrontando i problemi della vita quotidiana e dando vita a un processo di condivisione e scambio con le generazioni precedenti. “L’appartenenza alla propria città è importante, eppure questo sentimento sta svanendo sempre più” sostiene Maria Grazia Papa. “Il mio auspicio è che Avellino possa avere una prospettiva nuova, attraverso un lavoro importante di partecipazione e la costruzione di legami all’interno delle comunità”. Parole che trovano riscontro nell’intervento di Antonio Barzaghi: “In un clima dove nascono sempre più sentimenti populistici, dobbiamo cercare di recuperare un senso di comunità e, soprattutto, ascoltare le persone che hanno problemi”.

app andrea d'alessandroStart App è lo spazio in cui chiunque ha potuto raccontare, in prima persona e nell’arco temporale di tre minuti, la propria storia. Antonello, Massimo, Sergio, Andrea, Dora, Edda: ognuna di queste persone, tracciando il proprio vissuto ed esprimendo un proprio disagio, ha sposato la causa di “Avellino Prende Parte”, ha riconosciuto in quel tentativo di slancio, passione e sacrificio un primo passo verso la creazione di un’alternativa. Innumerevoli i temi trattati: dal precariato alla trasparenza del Comune e dei bilanci, dalle pessime condizioni in cui versano i consultori, fino ad arrivare a quel mostro, chiamato Ex Isochimica, che continua a turbare l’intero quartiere di Borgo Ferrovia e delle zone limitrofe. Come ribadisce Andrea D’Alessandro: “La scelta del luogo di incontro è ricaduta sulla stazione, perché lo abbiamo immaginato come il centro della città, dove l’innovazione e la riappropriazione di Borgo Ferrovia da parte della cittadinanza avellinese possano ritrovarsi in un progetto reale e condiviso”. Secondo Roberto Montefusco: “La sofferenza della maggior parte dei cittadini non è da addebitare al destino, ma al clientelismo e a una serie di scelte sbagliate”. Ed è per questo motivo che, come suggerisce Tony Della Pia. “È necessaria la partecipazione degli uomini e delle donne alle cose concrete della città”.

 “Novità, generosità e concretezza sono le tre parole chiave sulle quali questa città deve puntare” sostiene Luca Cipriano. “Entro il 27 aprile bisognerà presentare le liste e ognuno deve prendersi le proprie responsabilità, giocando tutti a metà campo e senza mosse scorrette, abbandonando quel dualismo tra giovani e vecchi della politica ormai evidente”. Dello stesso parere Mario Pagliaro: “La campagna elettorale non si fa per vincere a tutti i costi, altrimenti si legittimano mosse controverse e oscure”. Unire le proprie forze per il bene di questa città è quanto auspicato da Ida Grella: “È il momento di parlarci per contrastare, da un lato, la minaccia alla democrazia portata avanti da alcuni schieramenti e, dall’altro, il pressapochismo che ne caratterizza altri”.

Source: www.irpinia24.it