MIR – I caldoriani Nappi e Delle Cave: ecco il programma per lo sviluppo

NAPPI MIR

NAPOLI – I Moderati in Rivoluzione di Giampiero Samorì, alle elezioni del 24 e 25 febbraio, puntano a piazzare qualche parlamentare tra Montecitorio e Palazzo Madama, incentrando la maggior parte del proprio programma sul rilancio del sistema imprenditoriale e l’abbassamento della pressione fiscale. Questa mattina la presentazione dei programmi e delle proposte del Mir – Moderati in Rivoluzione per la Campania, attraverso una conferenza stampa tenutasi presso l’Hotel Oriente a Napoli, a cui hanno preso parte il capolista alla Camera Campania 1 Gennaro Castiello, il capolista alla Camera Campania 2 Sergio Nappi  e il numero uno al Senato, Angelo Delle Cave.

“Vogliamo diminuire i costi inutili ed andare incontro alle esigenze di questo Paese: chiediamo la riduzione del numero e degli stipendi dei parlamentari”, ha dichiarato Angelo Delle Cave, consigliere provinciale di Napoli e capolista al Senato per il Mir. “I privilegi e i benefici della casta parlamentare possono essere ridimensionati soltanto con la drastica riduzione dei costi alla politica”, ha aggiunto illustrando il programma e le proposte dei Moderati in Rivoluzione. “Siamo una forza politica completamente sganciata dai vecchi partiti: moderati sta ad indicare un insieme di persone che prendono decisioni senza estremismi. La nostra rivoluzione prevede rinnovamento e risanamento della realtà politica italiana. Debito pubblico, spesa pubblica e pressione fiscale, sono i punti che intendiamo affrontare da un lato attraverso la riduzione delle quote Irpef e della pressione fiscale sulle imprese e dall’altro con incentivi per chi assume”. Tra i punti del programma, un’attenzione particolare viene data alla questione infrastrutture e ambiente: “Siamo assolutamente contro le demolizioni – ha espresso il capolista al Senato del partito di Samorì -. Riteniamo che per una riqualificazione urbanistica ed uno sviluppo economico del territorio tutti i comuni debbano presentare un piano urbanistico complementare eco-compatibile ed adeguato”. Una scelta dal valore simbolico “per dare il buon esempio da subito sarà la mia rinuncia, una volta eletto, all’indennità di parlamentare – ha poi concluso Delle Cave –, metà sarà destinata ad un ente di ricerca nella lotta al cancro e l’altra metà ad un fondo regionale finalizzato a incentivare l’avvio di start-up delle giovani imprese campane”.

Crescita economica e sviluppo sono i punti maggiormente analizzati nel corso del dibattito in cui ha partecipato anche Sergio Nappi, consigliere regionale della Campania e candidato alla Camera nella circoscrizione Campania 2 nelle liste del Mir; i fondi ricavati dagli sprechi della classe politica andrebbero versati, secondo i Moderati in Rivoluzione, alle imprese che non usufruiscono di finanziamenti pubblici, alle Forze dell’Ordine e alle Forze Armate, e a chi lavora nell’istruzione e nella ricerca scientifica. “Con il Mir abbiamo tutta l’intenzione di attivare provvedimenti di legge che possano ripristinare la crescita nel Mezzogiorno” ha affermato Nappi, sottolineando la volontà in primo luogo di ottimizzare i servizi pubblici locali – “Il nostro impegno con il presidente Caldoro è lavorare per portare avanti gli stessi obiettivi e dare il nostro contributo a livello nazionale”, aggiungendo: “La ricetta per il rilancio della Campania e dell’intero Paese  passa attraversa lo sblocco del patto di stabilità. La possibilità di utilizzare le risorse economiche disponibili nelle casse dei comuni, delle province e delle regioni, rappresentano una concreta possibilità per riavviare la crescita e lo sviluppo in particolare del Mezzogiorno. La possibilità di spendere le risorse, disponibili al di fuori del patto di stabilità, consente agli enti locali di mettere in cantiere nuove infrastrutture utili per l’ammodernamento dei nostri territori e per creare nuova occupazione”. In conclusione il capolista alla Camera di Campania 2, Sergio Nappi, ha sottolineato: “Noi del Mir siamo accomunati da un carattere decisamente riformista e con Gianpiero Samorì, leader nazionale del movimento, possiamo dare una risposta alla nostra volontà di riformismo nella moderazione”.