Università, arrivano 55 milioni per la no tax area
Sono undici gli atenei del Sud che riceveranno più finanziamenti rispetto allo scorso anno
Sono stati pubblicati sul sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, le tabelle con la ripartizione a livello di ateneo del Fondo di finanziamento ordinario (FFO), che per il 2017 ammonta a 6,982 miliardi di euro.
La novità riguarda i 55 milioni che verranno distribuiti, per la prima volta, per quella che viene chiamata “no tax area” e che esonererà gli studenti che non raggiungono i 13mila euro di Isee dalle tasse universitarie. Di questi, 20, 73 milioni (37,/%) vanno al Nord, 13,2 milioni (24%) vanno al Centro e 21, 07 milioni (38,3%) vanno al Sud. Con quale criterio sono stati distribuiti i fondi della no tax area? Il riparto è stato fatto in proporzione alla percentuale di studenti attualmente esonerati dalle tasse moltiplicati per il costo standard per studente in corso del rispettivo ateneo.
Il quadro generale mostra come dal 2016 non ci siano stati grandi stravolgimenti nei finanziamenti ai singoli atenei. Il tetto massimo di riduzione del 2,5%, previsto dalla clausola del Ministero, rispetto allo scorso anno non è stato toccato. Ad essere cambiati sono invece i criteri di distribuzione. Per la prima volta gli atenei sono stati valutati sulla base di sue indicatori da loro scelti a fine 2016 in relazione a didattica, ricerca e internazionalizzazione, con un incentivo per le Università del Sud e del Centro.
Le novità introdotte quest’anno hanno portato, all’atto pratico, 21 atenei ad ottenere un FFO 2017 superiore rispetto a quello del 2016. In particolare 11 atenei del Sud sono stati premiati dai nuovi criteri di distribuzione dei fondi: Bari Politecnico, Università di Catanzaro, Napoli Parthenope, Università degli Studi dell’Aquala, Università degli studi della Campania “Vanvitelli”, Università di Bari, Università di Chieti-Pescara, Università del Molise, Università di Foggia, Università del Sannio, Università di Salerno.