Mazzoni sull’occupazione giovanile: “Dalla Ue un pacchetto semi-vuoto”
“Il pacchetto europeo sul lavoro è in realtà un pacchetto semi vuoto, soprattutto per l’Italia. I sei miliardi sono in realtà appena tre. I restanti sono solo il frutto di un passaggio di cifre dal Fondo Sociale Europeo (Fse), da spalmare su sette anni e per i 28 diversi stati membri (con l’ingresso della Croazia)” Interviene così Erminia Mazzoni sulla bocciatura del pacchetto per la promozione dell’occupazione giovanile da parte della delegazione del Pdl al Parlamento Ue oggi a Strasburgo. “La proposta della Commissione Ue si rivolge a giovani tra i 18 e i 25 anni e ricalca modelli virtuosi, provando a estendere i successi del sistema scandinavo alle diversissime realtà degli stati membri. Una volta sbloccate le risorse i fondi sarebbero destinati a migliorare l’attività dei centri per la ricerca dell’impiego i quali diverrebbero veri e propri incubatori di talenti: dalla ricerca di tirocini e corsi di formazione nei periodi di non lavoro alla segnalazione di posti disponibili idonei al candidato. Verrebbe da pensare: un percorso dalla laurea alla pensione” spiega Mazzoni che aggiunge: “Bellissime intenzioni, ma in molti paesi europei- tra cui l’Italia- prima di arrivare ai virtuosismi bisogna fare un lungo cammino di riforme strutturali. La vera emergenza è un cambiamento radicale di mentalità e modus operandi quotidiano”.